FIVIZZANO (MS) - Castello di Aiola
Il borgo di Aiola storicamente seguì le vicende del capoluogo, con il dominio dei marchesi Malaspina e della Repubblica Fiorentina e rivestì un ruolo importante nella valle, con un castello e un eremo dedicato a San Giorgio, oggi in rovina. Il castello sorge su uno sperone roccioso, a circa 500 metri di altezza, che dal monte San Giorgio va a chiudere la valle del Lucido in direzione di Vinca, sorvegliando i due rami del torrente Lucido, quello di Vinca e quello di Equi Terme. Ci sono poche notizie documentarie, tanto che neppure se ne conosce il nome preciso; per tradizione si fa riferimento a esso come "Castellaccio", termine andato a designare tutta l'area intorno a questa fortificazione. Il castello, dotato di una cinta muraria così ampia da poter contenere un intero borgo, si trova in una posizione strategica tale da controllare i collegamenti sia di fondovalle che di crinale nella valle del torrente Lucido, collegamenti tra questa parte della Lunigiana e l'area di Massa. La sua struttura architettonica lo fa datare intorno alla seconda metà del XV secolo: potrebbe quindi essere collegato alla lenta ma inesorabile penetrazione dei Fiorentini in Lunigiana, che si abbinò alla costruzione di varie opere fortificate per presidiare i territori di nuova conquista. Era dotato di una cortina muraria merlata e di almeno una torre cilindrica di avvistamento, già in stato di rudere nel XVIII secolo. All'interno della cinta muraria, dotata di due porte voltate, ci sono vari resti di edifici, il maggiore dei quali è a due piani e presenta murature perimetrali merlate. La presenza di troniere, feritoie per archibugio, tende ad assegnare al secolo XV la realizzazione della fortificazione. Nella parte verso il fondovalle del circuito murario sono state trovate murature realizzate con tecniche e materiali diversi dalla parte restante dell'opera: questo ha fatto supporre la preesistenza di fortificazioni o di edifici, successivamente inglobati nelle mura tardomedievali. In seguito ad un intervento di ripulitura che il Comune di Fivizzano ha realizzato con il contributo del Parco Regionale delle Alpi Apuane e la collaborazione e sostegno di Legambiente e della locale sezione del CAI, il castello è progressivamente riemerso alla vista dal bosco di lecci che lo aveva avvolto dopo l’abbandono. Oggi è visitabile l’intera area attraverso un percorso attrezzato con pannelli illustrativi bilingue e un punto panoramico con bellissima vista sulla Lunigiana. Il bassorilievo in marmo raffigurante San Giorgio che uccide il drago posto sopra la chiesa di San Maurizio ad Aiola proviene molto probabilmente dall'antica cappella del maniero, la cappella di Corvara, prima di transitare anche dal vicino eremo di San Giorgio. Altri link suggeriti: http://www.escursioniapuane.com/itinerari/itinerario.aspx?Id_Itinerario=324 (foto varie), https://youtu.be/fiLFh1yAmfc (video di Bruno Monego)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Aiola, https://visitlunigiana.it/il-castello-di-aiola-un-tesoro-ritrovato/, https://www.terredilunigiana.com/castelli/castelloaiola.php, https://www.terredilunigiana.com/borghi/borgoaiola.php
Foto: la prima è presa da https://visitlunigiana.it/il-castello-di-aiola-un-tesoro-ritrovato/, la seconda è presa da https://www.lunigianasostenibile.it/2021/01/31/il-castello-nel-parco/
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