SERRAVALLE PISTOIESE (PT) - Torre longobarda
Già il toponimo "Serravalle" fa capire quale era la posizione strategica occupata dal castello fin dalla sua origine: a dominio del passaggio obbligato posto fra le alture ai piedi del Monte Albano che separano la valle dell'Ombrone dalla Valdinievole. Da qui, sicuramente già ai tempi dei romani, passava la principale via di comunicazione fra Pistoia e Lucca, proseguimento da Firenze della via consolare Cassia. Anche durante tutto il medioevo questa strada mantenne elevata la sua importanza facendo del castello di Serravalle il fulcro di tutto il sistema difensivo della zona grazie alla presenza delle due Rocche, la Vecchia a sud-est verso Pistoia e la Nuova a nord-ovest verso la Valdinievole. La data della nascita del castello non è certa anche se nel 1128 già esisteva il borgo fortificato sotto il controllo pistoiese e che nel 1148 gli abitanti di Serravalle, alleatisi segretamente con Lucca, cercarono senza fortuna di sottrarsi a questo dominio. A cavallo fra il XIII e il XIV secolo furono frequenti le lotte con la vicina Montecatini per ragioni di confine, fino alla pace siglata nel 1223. Tutti i fatti bellici di questi anni interessavano la Rocca Vecchia, all'epoca l'unica esistente. Nel 1302 i Lucchesi, temporaneamente entrati in possesso della roccaforte, fecero costruire, sotto la supervisione di Uguccione della Faggiola, nuove fortificazioni sul lato della Valdinievole. Queste presero il nome di "Rocca Nuova", di cui parleremo in seguito sul blog. Tutto il borgo era racchiuso da un'irregolare circuito murario che univa le due rocche. Della più antica, ad ovest nel punto più alto dell'abitato, resta oggi la bellissima torre longobarda a pianta quadrata, fra le più alte della zona e recentemente restaurata, una seconda torre è divenuta il campanile della chiesa di Santo Stefano ma purtroppo il recinto fortificato è andato quasi totalmente perduto. Comunemente ma impropriamente detta anche "del Barbarossa", la torre longobarda è alta 42 metri, edificata in pietra calcarea bianca in conci regolari su base quadrata. Non si conoscono i motivi della denominazione, visto che non esiste attualmente nessun cenno storico che metta in relazione il Barbarossa ai fatti storici avvenuti in questa località. A parte la tradizione orale popolare, non esiste nessuna certezza storica che questa torre sia stata costruita alla fine del VI secolo a opera dei Longobardi, dopo che gli stessi con il loro re Agilulfo erano riusciti (593) a sfondare il Limes bizantino posto proprio nella zona di Serravalle a protezione del territorio di Pistoia, Fiesole, Firenze e tutta l'alta Tuscia. La torre è posizionata in un importante punto strategico sul colle prospiciente il passo che dalla Valdinievole porta nella piana pistoiese-fiorentina. Dalla sua cima si poteva controllare sia tale vallata, fino a Firenze, sia tutta la pianura della Valdinievole, arrivando fino a Lucca e al mare. Qualsiasi esercito marciasse verso di essa poteva essere individuato con giorni di anticipo e da quell'altezza potevano essere controllate anche le altre torri del circondario, per esempio quelle di Fucecchio e Monsummano Alto, e altre ancora più lontane, permettendo di effettuare segnalazioni luminose per rimanere in comunicazione con esse. Nell'anno 1140 vennero costruiti da parte della città di Pistoia la torre fortificata (edificata in pietra calcarea bianca in conci regolari, a sezione quadrangolare) e il perimetro delle mura, posta sul versante est del colle in direzione e in vista di Pistoia. Nacque così il castello vero e proprio di Serravalle Pistoiese, baluardo di difesa contro i nemici che provenivano dalla costa e cancello d'ingresso per tutte le persone e merci che dalla Valdinievole giungevano verso il comune pistoiese. Obbligatoriamente chiunque volesse entrare doveva passare dalla Porta della Gabella, porta principale del castello, così denominata per il dazio che occorreva pagare per entrare nel libero comune di Pistoia. Delle antiche mura della Rocca Vecchia oggi restano poche tracce, tra cui resti della recinzione muraria e una porta d'ingresso al castello e alla rocca stessa, tuttora ben visibili. La porta d' ingresso alla torre si trova a 5,20 m di altezza da terra. Interessanti sono le disposizioni che ne regolavano la sorveglianza contenute negli Statuti del XII secolo e che sottolineano l' importanza della funzione di mastio e di guardia svolta dalla torre: il custode preposto alla sua sorveglianza era scelto tra i cittadini pistoiesi di censo piuttosto elevato e, durante i quattro mesi del suo incarico, non poteva uscire dalla torre. La porta veniva infatti sbarrata dall' esterno e nessuna costruzione poteva essere costruita nello spazio circostante compreso tra la Porta della Castellina e la casa del comune. I primi interventi di restauro da parte della Soprintendenza di Firenze risalgono agli inizi del Novecento. L' aggravarsi delle condizioni statiche della torre hanno portato a un complesso intervento di consolidamento, durato dal 1991 fino a metà degli anni Novanta, sotto la direzione dell' ingegnere Luciano Marchetti. Tale intervento ha permesso la realizzazione della scala interna che conduce alla sommità della torre e permette di osservare la piana di Pistoia e la Valdinievole ripercorrendo i passi del custode della torre. Altri link: https://youtu.be/LlWkInE7rSk e https://www.youtube.com/watch?v=7VzxSt6_iu4 (entrambi i video del Comune di Serravalle Pistoiese), https://www.girandolina.it/serravalle-pistoiese-visita-al-piccolo-borgo-medievale-delle-torri/, https://www.mondimedievali.net/Castelli/Toscana/pistoia/serravalle.htm#vid
Fonti: https://castellitoscani.com/serravalle/, https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_longobarda_(Serravalle_Pistoiese), https://www.qualcosadafare.it/25670, https://www.visititaly.it/info/1264140-torre-del-barbarossa-serravalle-pistoiese.aspx
Foto: tutte realizzate dal sottoscritto in occasione della visita dello scorso 18 giugno, durante la quale ho potuto visitare la torre al suo interno ed ammirare il vasto panorama (solo in minima parte documentato nella terza immagine) che si gode dalla sua cima.
Nessun commento:
Posta un commento