SAN LORENZO IN CAMPO (PU) - Palazzo Amatori
La nascita del centro abitato di San Lorenzo in Campo è da ricondurre alla vicina città romana di Suasa, situata sulla piana della media valle del Cesano, e in particolare alle fasi legate al suo abbandono, che divenne definitivo attorno al VI-VII sec. d.C, con la conseguente perdita del controllo su tutto il territorio circostante. In seguito, nella vallata, non vi fu nessun nuovo centro urbano che potesse dirsi veramente erede di quello antico. Tra l’XVIII e il IX secolo furono le istituzioni monastiche a ricreare le condizioni per una ripresa civile e sociale dei territori, e almeno attorno al IX secolo fu il monastero benedettino di San Lorenzo in Campo ad esercitare una funzione di riorganizzazione della vallata. Il complesso, collocato in posizione elevata lungo l’antico tracciato romano che percorreva la vallata, avviò l’opera di bonifica e di sfruttamento agricolo del territorio circostante. Alcuni documenti scritti sembrano attestare la presenza precedente di un eremo, ed è significativo che il primo nome dell’abbazia sembra essere stato San Lorenzo in Silvis (nei boschi), a testimoniare il passaggio da una situazione di incolto a quella successiva caratterizzata da un paesaggi agrario sotto il controllo antropico. Ben presto attorno al monastero si coagularono gli interessi della popolazione del luogo che si organizzarono, sul promontorio vicino, in un abitato stabile. In seguito l’insediamento divenne un vero e proprio borgo fortificato (castello), dotandosi di mura di cinta con torrioni e di una possente rocca con cortina scarpata, costruita su un terrapieno nella parte più elevata. In un primo periodo (XIII sec.) il castello fu dominato in fasi alterne dalla Santa Sede e da Fano, dipese poi dal Rettorato della Marca e nella metà del ‘300 fu assoggettato da Galeotto Malatesta. Alla fine del 1300 vi si stabilì la signoria dei Conti di Montevecchio ai quali rimase in feudo, con brevi intervalli di occupazioni di Francesco Sforza e di Sigismondo Malatesta, sino all’inizio del ‘500, quando il castello di San Lorenzo in Campo entrò nell’orbita della famiglia dei Della Rovere. Non prima però di un breve periodo sotto la signoria dei Medici, quando, durante le battaglie di riconquista da parte di Francesco Maria, il castello fu incendiato (1516) dalle truppe di Lorenzo de’ Medici. La morte di Lorenzo de’ Medici decreta definitivamente il possesso del castello al Duca Francesco Maria della Rovere (1522). Alla sua morte (1538) passò al primogenito Guidobaldo II che lo lasciò, assieme a Castelleone e altri paesi vicini, al fratello minore Giulio, ordinato cardinale all’età di 14 anni nel 1547. Giulio della Rovere, eletto commendatario dell’Abbazia nel 1570, fece di San Lorenzo la sua residenza e vi fece costruire il palazzo ora sede del Museo. All’estinguersi della famiglia Della Rovere, verso la fine del ’600, San Lorenzo tornò sotto il dominio della Santa Sede. Al periodo, tra rinascimento e tardo rinascimento, si deve probabilmente la trasformazione della rocca in residenza signorile, di cui si ha notizia di una sua intenzionale e parziale distruzione per paura di crolli già in età roveresca e del suo passaggio alla famiglia Amatori. Il Palazzo Amatori può essere definito la “Rocca Laurentina”, le cui origini risalgono al medioevo. Venne costruita nella seconda metà del 1400 dall’architetto militare Francesco di Giorgio Martini di Siena e conserva ancora oggi i bastioni e parte delle mura castellane. Anticamente il castello laurentino, di cui la rocca (Palazzo Amatori) fa parte, è stata la sede del presidiato di San Lorenzo in Campo, cioè un organismo giudico che estendeva la sua autorità da Jesi e dalla vallata dell’Esino fino al fiume Conca. Palazzo Amatori, dopo essere stato in mano di privati a lungo, con anche una parentesi di locale da ballo a metà anni Sessanta del secolo scorso, dopo diversi anni in stato di completo abbandono ed incuria, ora completamente restaurato e rifunzionalizzato è sede di una casa di cura per anziani privata (https://www.gruppozaffiro.it/residenze/marche/residenza-di-san-lorenzo/). Sul fronte gode di un giardino cinto dai bastioni e della mura castellane, da cui si gode di una vista panoramica che abbraccia l’intera Valcesano.
Fonti: https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-san-lorenzo-in-campo-pu/, https://www.comune.sanlorenzoincampo.pu.it/comune-informa/vedere/
Foto: la prima è presa da https://www.gruppozaffiro.it/residenze/marche/residenza-di-san-lorenzo/, la seconda è presa da https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-san-lorenzo-in-campo-pu/
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