MANCIANO (GR) - Castello di Stachilagi
Il castello sorse nel corso del Duecento presso la preesistente Abbazia della Selva con attiguo monastero risalenti alla metà del XII secolo, ma opere di fortificazione dovevano preesistere se con il nome di Castrum Elsae il complesso rientrava tra i possedimenti dell'abbazia delle Tre Fontane di Roma cui fu donata da Gregorio VII nella seconda metà del secolo XI e che con Orbetello ed altre località limitrofe fu concessa in feudo alla famiglia Aldobrandeschi (è citato nell'atto di divisione della contea aldobrandesca dell'ottobre 1216, tra i castelli pertinenti al conte Bonifazio). Nel corso del Trecento il luogo venne occupato dai Baschi, che lo sottomisero ad Orvieto fino agli inizi agli inizi del secolo successivo: nei primi anni del Quattrocento, l'intero complesso entrò a far parte della Repubblica di Siena. Fece parte della signoria di Pandolfo Petrucci tra la fine del '400 e l'inizio del '500, seguendo le vicende del castello di Scerpena e dopo la distruzione di questo fu ceduto a privati che infine lo vendettero a Siena nel 1409. L'abbazia e il castello rimasero sotto il controllo dei Senesi fino alla metà del Cinquecento, epoca in cui la definitiva caduta della Repubblica di Siena determinò l'annessione della zona al Granducato di Toscana. Sotto il dominio mediceo, l'intero complesso iniziò a perdere l'importanza e il prestigio che aveva assunto nel corso delle epoche passate; la conseguenza fu un graduale abbandono sia del castello che del complesso religioso attiguo. Il castello di Stachilagi, immerso in una foltissima vegetazione, si presenta sotto forma di imponenti ruderi, con strutture murarie in pietra. Resta attorno alla cima della collina buona parte della cinta muraria, conservata in elevato fino a 5 metri, con qualche arciera e una torre trapezoidale che ne sporge con un angolo molto acuto. All'interno si trovano moltissimi ruderi e tracce di costruzioni crollate; sulla vetta sorge una grossa torre in mattoni a sezione quadrangolare, con basamento a scarpa, alta circa 10 m, che conserva una porta ad arco ribassato al primo piano, con un altro muro che ne difendeva l'accesso verso levante. A breve distanza dalla fortezza si trovano i resti dell'Abbazia della Selva, ricordata negli elenchi delle decime della fine del XIII secolo. Dall'analisi dei resti archeologici, la chiesa doveva essere a navata unica, munita di abside e con strutture murarie in pietra maggiormente curate rispetto a quelle del castello.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Stachilagi, https://www.outdooractive.com/it/poi/grosseto/castello-di-stachilagi/13089090/
Foto: è presa da https://www.outdooractive.com/it/poi/grosseto/castello-di-stachilagi/13089090/
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