sabato 16 giugno 2018

Il castello di sabato 16 giugno



MORGEX (AO) – Tour de l’Archet

Per la sua particolare posizione geografica, Morgex subì per secoli l'invasione di orde barbariche che devastando i campi, depredando e bruciando le case, seminavano ovunque desolazione e rovina. Notevole importanza per Morgex fu il dominio dei Conti di Savoia; durante tale periodo infatti Morgex trascorse secoli di grande stabilità e libertà al riparo, grazie a trattati di neutralità, dalle numerose invasioni determinate dalle continue guerre che contraddistinsero tale periodo. Morgex era sede della mistralia della Valdigne che comprendeva i villaggi di La Thuile, Pré-Saint-Didier, Courmayeur, Morgex, La Salle e si estendeva fino al passo del Piccolo San Bernardo che ha rappresentato nella storia una delle più importanti vie di comunicazione. Morgex rappresentava quindi un centro economico ed amministrativo nonché sosta obbligata del Conte quando si trovava in viaggio verso Aosta per presiedere le Udienze Generali (tribunale di prima istanza, in cui venivano giudicate le cause penali e civili). Ogni sette anni i duchi di Savoia si recavano da Chambéry ad Aosta attraverso il Colle del Piccolo San Bernardo per tenere le Udienze generali e la Corte di giustizia. Era questa un'occasione prestigiosa per la Valdigne e soprattutto per Morgex, dove i commissari reali stabilivano un piccolo presidio per tutto il tempo in cui il sovrano esercitava la sua assise nel capoluogo. A Morgex, prima tappa dell'itineratio, il sovrano alloggiava presso il Castello de l'Archet. Situata nel capoluogo del paese, Tour de l’Archet, quest’alta (oltre 15 metri) torre quadrata, con muri di 9 metri di lato e 2,60 metri di spessore, ricorda nella tecnica costruttiva le torri di La Plantà di Gressan e Ville di Arnad, ovvero con l'uso di due paramenti con opera centrale a sacco. Costruita, secondo le analisi dendrometriche, negli ultimi anni del X secolo, risulta essere una delle più antiche torri della Valle d’Aosta. La torre merlata è inglobata, un poco fuori asse, in un più basso e vasto edificio, pure quadrato, che presenta la muratura medievale ed un bel portale in pietra sul lato nord, sul cui architrave è scolpito il motivo di un doppio arco a chiglia rovesciata. La finestrella in pietra lavorata posta sopra il portale è sormontata da un architrave scolpito con la croce di Savoia. Il castello prende il nome dall'antica faminapoletane de l'Archet (in precedenza de Arculo) i quali erano originari di Aosta dove avevano adattato a loro residenza l'Arco di Augusto di Aosta. Questi nobili sono già presenti nelle carte valdostane della prima metà del secolo XII. Si ignorano le circostanze della loro trasmigrazione in Valdigne, mentre è certo che la loro dimora di Morgex ospitava il conte di Savoia in occasione delle Udienze Generali, allorché vi convenivano i suoi sudditi diretti per prestare l’omaggio feudale. La torre ospita il Bibliomuseo del Fumetto (a conservazione e studio dei trentamila pezzi della Collezione Mafrica), gli uffici, la Biblioteca e l’Archivio della Fondazione “Natalino Sapegno”, deputata a studi e ricerche nell’ambito della letteratura europea moderna e contemporanea. In occasione di eventi particolari vengono organizzate visite guidate al monumento. Lo studioso di castellologia valdostana André Zanotto ipotizza che tutte e tre le torri (la Tour de l’Archet, La Plantà di Gressan e Ville di Arnad) sorgono in posizioni pianeggianti, quindi senza difese naturali. Dello stesso avviso anche Mauro Cortellazzo, che riprende il Lange: “la tour Malluquin a Courmayeur, la tour de l'Archet a Morgex, la tour Lescours a La Salle, la tour de la Plantaz e la torre di Sant'Anselmo a Gressan, la torre recentemente scoperta al castello di Fénis, la tour Néran a Châtillon, la tour de Ville ad Arnade altre due torri collocate nelle valli laterali, la tour Vachéry a Etroubles e la tour d'Hérères a Perloz. Tutte queste torri sono state edificate in zone che non presentano alcun elemento morfologico che possa facilitare la difesa, anzi appare chiara la scelta di spazi pianeggianti, aperti e non sempre in prossimità di percorsi viari. Tutte e dieci si caratterizzano quindi per la particolare scelta del sito”. Altri link utili: https://www.youtube.com/watch?v=1RZvBUZ7yes e https://www.youtube.com/watch?v=cjdtN0QwGNI (entrambi i video di Comune Morgex), https://www.youtube.com/watch?v=_P0ILMmcHEk (video di Samuel Ciak), http://www.sapegno.it/sapegno/data/File/generale/Tour%20de%20l%27archet.pdf

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Tour_de_l%27Archet, http://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/morgex/tour-de-l-archet/926, http://www.discovermorgex.it/index.php/cultura-e-territorio, http://www.vdamonamour.it/2014/05/tour-de-larchet-di-morgex-la-biblioteca-nella-fortezza-castelli-valle-d-aosta/

Foto: la prima è presa da http://www.vdamonamour.it/2014/05/tour-de-larchet-di-morgex-la-biblioteca-nella-fortezza-castelli-valle-d-aosta/, la seconda è presa da http://www.regione.vda.it/cultura/patrimonio/castelli/tour_de_larchet/default_f.asp

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