martedì 12 giugno 2018

Il castello di martedì 12 giugno


 

ARIANO NEL POLESINE (RO) - Palazzo Este (o Zadra)

Dalla caduta dell'Impero Romano sino alla terza guerra di indipendenza, il Comune è stato terra di confine, soggetto a conquiste e dispute territoriali. Dal Po di Tramontana - Po delle Fornaci passava sin dal Medioevo la "via del sale" che da Venezia, attraverso le lagune, la Fossa Clodia e il Po, raggiungeva Ferrara e Ostilia e da qui, attraverso la Fossa Navigabile si distribuiva in modo capillare nei territori mantovano e milanese. Il plurisecolare periodo di dominazione degli Estensi era caratterizzato da una amministrazione gestita assieme ma spesso in contrapposizione col potere esercitato dal Vescovo di Adria in rappresentanza dello Stato Pontificio. La doppia natura, imperiale e papale, della legittimazione a governare degli Estensi, ha comportato lunghi vuoti di potere causati dai mutevoli giochi di alleanze del periodo medioevale, che spinsero gli Este ad avvicinarsi talvolta ai Re di Francia piuttosto che all'Imperatore di turno del Sacro Romano Impero, con dirette conseguenze sui rapporti col Papato, in presenza inoltre di una costante rivalità con la Serenissima Repubblica di Venezia. Due grandi fabbricati, uno dei quali originariamente adibito anche a magazzino dagli Estensi e l'altro ad esso ispirato nell'architettura, attorniano tuttora la piazza al centro del capoluogo. Attraverso la descrizione di Giovanni Battista Rampoldi possiamo immaginare uno scorcio del paese nei primi anni di amministrazione Austriaca: (pag. 117 Corografia dell'Italia - 1832) "ARIANO, borgo della Venezia, distretto del Polesine egualmente chiamato d'Ariano, presso la sinistra sponda del Po di Goro, detto pure di Ariano. Alquanto insalubre è l'aere che vi si respira; e quindi, comprensivi alcuni casolari dei dintorni, vi si annoverano poco più di duemila abitanti; è distante 6 miglia a maestro della Mesola, altrettante a levante dalle Papozze, 12 ad ostro da Adria e 22 a scirocco da Pontelagoscuro. ... Vi si vede un vecchio castello. Ogni mercoledì vi si tiene mercato. Da un punto di vista geopolitico la posizione eccentrica e isolata del territorio (si veda la cartina prima del taglio di Porto Viro), in balia delle piene del Po, scarsamente difendibile, non permetteva il sostentamento di grosse comunità con attività economiche diversificate. Tuttavia l'assenza di vie di comunicazione affidabili rendeva fondamentale l'uso del fiume e il passaggio di persone e merci anche in prossimità di Ariano, favorendo la formazione già in tempi molto lontani di una piccola comunità stanziale dedita anche ai servizi portuali, alla pesca e alle attività economiche correlate. Emblematico della situazione logistica e dei rapporti di forza allora esistenti tra Impero bizantino, Serenissima, Estensi e Papato sono stati i viaggi del Patriarca di Costantinopoli Giuseppe II, (il quale nel novembre 1437 si recò a omaggiare a Ferrara Papa Eugenio IV per consentirgli di indire il Concilio ecumenico a Ferrara 8 gennaio 1438) e successivamente della delegazione conciliare della quale faceva parte anche l'Imperatore Giovanni VIII Paleologo di Bisanzio. Entrambi fecero prima scalo a Venezia e dalla laguna entrarono nel Po costeggiando l'Isola di Ariano diretti al porto di Ferrara usufruendo dei servizi portuali durante il tragitto. L'Ariano "medioevale" e pre-moderna è stata pian piano descritta da un paziente lavoro di autori che, consultando archivi principalmente ecclesiastici, hanno contribuito alla formazione di una bibliografia notevole per una paese così piccolo. Il velo sulla storia antica, principalmente San Basilio, è stato invece tolto in tempi recentissimi con tecnologie, competenze e risorse economiche appositamente dedicate. Oltre ad alcune vestigia storiche, la parlata dialettale tramanda e inconsapevolmente testimonia le dominazioni e le influenze degli Estensi, Veneziani (Serenissima), e francesi (periodo Napoleonico): il termine Listòn, usato comunemente per definire degli spazi sopraelevati nella centrale Piazza Garibaldi, deriva dal Veneziano El Listòn che indica la zona di passeggio nella piazza centrale del paese; il termine La Cumùn è ancora usato per definire l'Istituzione locale che ha sede nel Palazzo comunale (Municipio); dal termine La Commune nato con la Rivoluzione francese e successivamente preso a modello nel periodo Napoleonico per le nuove organizzazioni amministrative locali imposte anche ai territori conquistati; il dialetto ha una inconfondibile inflessione ferrarese, comune del resto ai territori della Transpadana Ferrarese governata dagli Estensi.". Probabilmente costruito dagli Estensi, il Palazzo Zadra è un'opera monumentale, dotato di ben 15 saloni e di un immenso granaio, con un solo portone fortificato. Sul lato sinistro del fabbricato è posta una torre di ben 16 metri, che terminava con una cornice merlata. Il palazzo ha subito parecchie modifiche nel corso del tempo e attualmente è trasformato in abitazione.

Fonti: http://www.vacanzattiva.com/it/veneto/rovigo/ariano_nel_polesine.html, http://www.polesineterratraduefiumi.it/pagine/scheda_comuni_ville.php?id=43&comune_code=delta1,

Foto: la prima è presa da http://www.polesineterratraduefiumi.it/pagine/scheda_comuni_ville.php?id=43&comune_code=delta1, la seconda è presa da http://www.investinpolesine.it/venezianita/pagine/ariano.php

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