giovedì 21 giugno 2018

Il castello di giovedì 21 giugno



COLLE DI VAL D’ELSA (SI) – Porta Nova

Pur presentando il territorio di Colle grandi ritrovamenti archeologici, risalenti addirittura al IV millennio avanti Cristo, i primi documenti, dove si nomina Colle di Val d'Elsa, risalgono al X secolo, ma è dalla fine del XII secolo che la cittadina acquistò progressivamente autonomia e identità politica: i primi statuti comunali documentati risalgono al 1307. Il tessuto urbano occupava, già nel Medioevo, un'area molto ampia che comprendeva, oltre alla parte alta, il Piano disposto lungo il tracciato delle antiche gore. Quest'ultime sono le canalizzazioni artificiali del fiume Elsa, costruite nel corso dei secoli a partire dai primi del 200, con la presenza di numerosi edifici andanti ad acqua, come mulini, cartiere e gualchiere. Le gore in questo senso furono quindi un fattore decisivo per l'economica della città, favorendo lo sviluppo delle attività industriali.
Nella sua storia Colle di Val d'Elsa fu teatro di frequenti episodi bellici. Tra i più famosi ricordiamo la battaglia del 1269 tra guelfi e ghibellini, che ebbe notevoli ripercussioni sull'assetto politico della Toscana e l'assedio delle truppe del Duca di Calabria subìto nel 1479 a difesa del territorio fiorentino, che portò prima a gravi distruzioni, poi a nuovi potenziamenti del sistema delle fortificazioni. Nel corso del Cinquecento, Colle di Val d'Elsa gravitò ancora nell'orbita fiorentina, acquistando potere progressivo, soprattutto grazie alla famiglia dei Medici ed agli illustri colligiani che curarono l'amministrazione del Principe. Dopo la guerra di Siena e la costituzione del Granducato di Toscana, nel 1592 con la Bolla di Clemente VIII, Colle divenne la sede di una nuova diocesi. Nel XVI secolo con la famiglia Usimbardi si aprì il nuovo capitolo della storia moderna di Colle di Val d'Elsa. Alle porte dell'era contemporanea la produzione cartaria fu soppiantata dalle nuove industrie del ferro e del vetro. Fu soprattutto la produzione del vetro prima e del cristallo poi, a caratterizzare l'attività industriale di Colle di Val d'Elsa che già dall'Ottocento fu definita "la Boemia d'Italia", mentre oggi è diventata vera "Città del Cristallo" con il 15% di tutta la produzione mondiale ed oltre il 95% di quella italiana. Le fortificazioni di Colle di Val d'Elsa sono una pietra miliare dello sviluppo dell'architettura fortificata Medicea, considerate come importanza seconde solo alla fortezza di Volterra. Detta anche porta Salis o Solis o, ancora, Volterrana, la Porta Nova è una delle porte che consentivano l'accesso al borgo medievale di Colle di Val d'Elsa (il caposaldo occidentale della cinta muraria) ed è di per sé una piccola fortezza Fu costruita in pietra e cotto in sostituzione della porta Selva (distrutta durante l'assedio alla città del 1479), con il contributo dei più grandi architetti militari dell'epoca (il Francione e il suo allievo Giuliano da Sangallo, Francesco d'Angelo e Paolo di Francesco). Un breve tratto delle mura è racchiuso da due possenti torrioni circolari, più simili a quelli riscontrabili nelle rocche che non in mura urbiche. Al centro della cortina, orientata nord-sud, si pare la porta con arco a tutto sesto. Il complesso, quasi tutto in mattoni, a prima vista può sembrare il fronte di una rocca, è infatti dotato di forte scarpatura, doppio redondone a delimitare il tratto verticale, apparato difensivo a sporgere continuo su beccatelli triangolari in pietra e archetti in mattoni, parapetto con merlatura e troniere (incorniciate dal redondone): tutti elementi che da qui in avanti ritroveremo nelle 'nuove' fortificazioni, le rocche. Colle fu il primo esempio di applicazione detti principi ad una porta urbana. La Porta, che era dotata di un fossato nella parte anteriore (solo recentemente riportato alla luce) si presenta oggi completamente restaurata, sia nella parte interna che in quella esterna, grazie all’intervento promosso dall’amministrazione comunale di Colle di Val d’Elsa agli inizi del Duemila, con il contributo della Fondazione Mps, e diretto dall’architetto Luca Cellerai. Altro link suggerito: https://www.youtube.com/watch?v=BJZvO3RRHmQ (video di Baghymau).

Fonti: http://www.comune.colle-di-val-d-elsa.si.it/it/eventi-e-turismo/profilo-storico-della-citta, https://it.wikipedia.org/wiki/Porta_Nova_(Colle_di_Val_d%27Elsa), http://www.castellitoscani.com/italian/colle.htm, https://www.valdelsa.net/notizia/riapre-la-porta-nuova-patrimonio-storico-di-colle

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è di Fador su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2012/22545/view

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