BRESSANONE (BZ) - Palazzo Vescovile (o Castello)
Il Palazzo Vescovile, la cosiddetta Hofburg, conosciuto anche come il “Castello di Bressanone”, era l'antica residenza dell'ordinario della diocesi quando questa era ancora presso la cittadina altoatesina. La costruzione iniziò nel 960 allorché i vescovi di Sabiona si trasferirono nella conca bressonica. Poi, nel 1150 fu contornata di mura. Bressanone è rimasta ininterrottamente sede vescovile per otto secoli, fra il 1027 ed il 1803. Fin dal Medioevo, quando gli imperatori tedeschi dovevano andare a Roma, si facevano quasi sempre ospitare dai vescovi di Bressanone, facendovi tappa fissa. Costoro infatti non erano altro che principi dipendenti del regno germanico, e già in quello che oggi è il vecchio palazzo v'erano locali riservati agli imperatori ed al loro seguito, appositamente ricavati nell'angolo sud-ovest del castello. Nel Medioevo i principi vescovi di Bressanone nominavano in tutta piena libertà e discrezione i governatori e i consiglieri che li avrebbero sostituiti nell'esercizio del potere temporale quando fossero assenti o impediti. Un primo edificio in questo luogo venne eretto nel 1296 come residenza dei Signori di Bressanone. All'epoca si trovava adiacente all'angolo sud-occidentale delle mura. Nel 1595 il cardinale Andrea d'Austria, Principe vescovo di Bressanone, iniziò il grande cantiere di ristrutturazione per trasformarlo in una sontuosa residenza. Il progetto venne affidato all'architetto di corte Alberto Lucchese, che concepì un progetto italianeggiante, tardo-rinascimentale. Nel 1606, con la costruzione dell'ala orientale del palazzo si ottennero nuovi locali destinati alla Cancelleria aulica (la Hofkanzlei). Sia la sala del consiglio aulico che l'anticamera vennero rivestiti in cirmolo. Nell'anticamera sopra il rivestimento si trova il fregio con gli stemmi dei componenti del consiglio aulico dal 1543 al 1791. Il tavolo e le poltrone sono originali: le piccole differenze di forma delle sedie indicano l'ordine gerarchico dei singoli membri. Alla morte del cardinale Andrea, il suo successore Christoph Andreas von Spaur portò avanti i lavori di restauro del complesso, senza però seguire i piani del suo predecessore. Tra il 1707 ed il 1711 il principe-vescovo Kaspar Ignaz, che era anche conte di Künigl, sottopose il secondo piano dell'ala occidentale ad un'opera di ammodernamento tale da poter ospitare degnamente le visite dell'Imperatore. La zona imperiale, costituita da una sala di ricevimento, un'anticamera, una sala da pranzo, un soggiorno e un salottino cinese, venne appositamente arricchita di affreschi, stucchi e tappezzeria veneziana, ovviamente in seta orientale. Nelle due salette situate nella parte terminale della zona imperiale sono esposte l'argenteria da tavola, proveniente da Asburgo, e le porcellane di manifattura imperiale della corte di Vienna, comperate nel 1765 in occasione della visita dell'imperatrice Maria Teresa. Nelle sale dei ricevimenti e del cameriere sono esposti diversi ritratti di prelati e principi vescovi, mentre nel locale di ricreazione, poi studio privato del vescovo, è conservata una preziosa stufa in maiolica, realizzata nel 1546 da Bartlmä Dill Riemenschneider, con formelle dipinte raffiguranti la storia di Giasone e Medea. Vero e proprio gioiello del primo Settecento, la cappella aulica, intitolata all'Immacolata Concezione, è ubicata nell'ala ovest del palazzo vescovile ed è parte integrante del percorso museale. Ristrutturata nel 1707 per volere del principe vescovo Kaspar Ignaz conte di Künigl, la cappella custodisce al proprio interno, sulla volta, luminosi affreschi del pittore austriaco Kaspar Waldmann e quattro interessanti tavole, raffiguranti scene della vita di Maria, del medesimo artista. L'altare maggiore in marmo è opera di Cristoforo Benedetti, la decorazione in stucco di Bernardo Pasquale, mentre la pala d'altare è opera di Johann Georg Dominikus Graßmair. Il complesso vescovile è incentrato sul grande cortile chiuso da quattro ali di tre piani. Le facciate esterne del palazzo sono di color rosa tea con decorazioni in porpora. Le ali meridionali e settentrionali, presentano un triplice loggiato di epoca rinascimentale, mentre risultano barocche le facciate ad est ed a ovest. Tra le arcate del secondo livello dei loggiati, trovano posto 44 statue in terracotta rappresentanti i membri della famiglia degli Asburgo (la potente dinastia cattolica imperiale deposta da Napoleone), opera del 1600 dello scultore Hans Reichle. All'esterno, esattamente verso Bolzano, è collocato il “Giardino dei Signori”, straordinaria realizzazione floreale ricostruita alla fine del XX secolo sul progetto originale del 1831. Il giardino, che è racchiuso da mura alte due metri, è diviso in quattro sezioni con altrettante aiuole, dove crescono fiori ed ortaggi. Al centro delle aiuole vi è una fontana bronzea. Il palazzo fu residenza dei Principi-vescovi di Bressanone fino al 1973, dal 1976 è sede del Museo diocesano, che espone parti del Tesoro del Duomo di Bressanone, tra cui la casula col motivo dell'aquila del X secolo e le vesti del Beato Vescovo Hartmann del XII secolo, nonché opere d'arte dal Medioevo all'arte moderna. Il palazzo ospita anche una mostra permanente di presepi, una delle collezioni più importanti d'Europa, di cui uno dei maggiori promotori fu il principevescovo Karl Franz Lodron. Questa raccolta, in cui spicca un “Presepe annuale” con circa 5.000 figure, merita una visita non solo nel periodo natalizio. Altri link proposti: https://www.suedtirolerland.it/it/video/il-museo-diocesano-di-bressanone/ (video), https://www.rainews.it/tgr/bolzano/video/2021/05/blz-palazzo-vescovile-bressanone-mostre-raffaello-dante-novacella-efe967eb-f16c-4e43-aa23-cf0b1e91090f.html (video)
Fonti: testo di Stefano Favero su https://www.mondimedievali.net/Castelli/Trentino/bolzano/bressanone.htm, https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Vescovile_(Bressanone), https://www.bressanone.holiday/palazzo-vescovile/
Foto: la prima è presa da https://www.sentres.com/en/poi/fortress/imperial-palace-of-bressanone-hofburg-brixen/61281711/, la seconda è presa da https://www.vivosuedtirol.com/it/musei/museo-diocesano-hofburg-bressanone/
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