CASSANO ALLO IONIO (CS) - Castello di Pietra
Nel 576, con l'invasione dei Longobardi, Cassano divenne gastaldato del ducato di Benevento. Nel 951 subì l'assedio del sultano Al Hassan, che le risparmiò saccheggi e distruzione. Altri attacchi Saraceni avvennero in seguito, rispettivamente nel 969-970-1031-1040. Durante la Repubblica romana, Cassano divenne municipio e in seguito città romana. Nei secoli che seguirono, Cassano sarebbe stata uno dei primi centri ad abbracciare il Cristianesimo, tanto che Cassano è stata definita la "città delle chiese e delle fontane". Quando l'Impero romano declinò, Cassano subì la dominazione di Longobardi, Goti, Greci, Saraceni e Bizantini. Tutti questi popoli lasciarono segni profondi rintracciabili in documenti storici e in molti toponimi di località. Senza contare le tracce visibili ancora oggi nelle grotte carsiche. Pare che fu proprio con l’arrivo dei Bizantini, siamo nella seconda metà del IX secolo nel periodo in cui gli eserciti bizantini strapparono la Valle del Crati ai Longobardi, che fu eretta la diocesi. Dopo l’anno mille (1031) ad assediare Cassano arrivarono i Saraceni, popoli provenienti dalla penisola araba o comunque di religione musulmana. “Ma gli Arabi di Sicilia non si lasciarono fermare dallo Stretto di Messina, e presto cominciarono a correre per l’Italia meridionale, come quelli di Spagna avevano fatto il secolo precedente in Francia. La Calabria fu più volte risalita da Reggio (ove, come a Narbona, sorse un’effimera moschea) sino alla Basilicata, alla Campania, alla Puglia”. Nell'anno 1054 Cassano fu occupata dai Normanni e successivamente dagli Svevi. A Cassano si tenne la battaglia tra Manfredi di Sicilia e Pietro Ruffo, vicario di Calabria, che si concluse con la vittoria dello stesso Manfredi. Nel 1284 Cassano, nel periodo degli Angioini, diventò un feudo assegnato a Icerio de Mignac. La città in seguito fu affidata a diversi altri feudatari, tra cui i Sanseverino (secolo XIV) e il Principe di Bisignano, il quale ultimo lo cedette nel 1622 al genovese Francesco Serra. La famiglia Serra godette di grande nobiltà in Genova, Spagna, Sardegna e nel Reame di Napoli. I Serra in più riprese passarono nel Napoletano sin dai tempi di Carlo I d’Angiò. A cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo Cassano fu occupata e sottomessa dall'esercito di Napoleone: i francesi nel 1799 distrussero il castello normanno (chiamato "Pietra del Castello"), di cui ancora oggi sono visibili le fondamenta ed i resti della cinta muraria. Il Castello venne costruito dai normanni, molto probabilmente su un edificio preesistente di epoca romana o bizantina. Fu utilizzato delle varie famiglie che si susseguirono nel controllo del territorio circostante, fu dunque ristrutturato una prima volta dagli Angioini nel '400 e dai Serra nella seconda metà del '600. La Torre dell’Orologio è situata in una posizione particolarmente suggestiva, in cima alla roccia che sovrasta la città. La torre sorge sul massiccio detto “Pietra del Castello” (qui, infatti, si trovano ancora oggi i ruderi dell’antico castello ducale) e venne costruita nel 1776. Ha tre quadranti illuminati e si può vedere da ogni angolo del paese. È famosa soprattutto per i “cintu ‘ntinni”, i cento tocchi o rintocchi che fa risuonare per Cassano ogni dieci minuti prima dell’ora a mezzanotte, alle otto del mattino e a mezzogiorno. È uno dei simboli più noti e amati della città.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Cassano_all%27Ionio, http://atlante.beniculturalicalabria.it/schede.php?id=83, https://www.paesionline.it/italia/monumenti-ed-edifici-storici-cassano_allo_ionio/torre-dell-orologio
Foto: la prima è presa da https://www.paesionline.it/italia/monumenti-ed-edifici-storici-cassano_allo_ionio/torre-dell-orologio, la seconda è presa da http://www.lauropoli.it/asp/det_notizie.asp?IDNotizia=9087
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