NEIRONE (GE) - Castello Fieschi di Roccatagliata
Roccatagliata, con il castello erto sul picco sovrastante l’attuale chiesa di San Lorenzo, era una roccaforte dei Fieschi secondo consolidate fonti storiche. Oggi Roccatagliata ha l’aspetto di un tranquillo borgo rurale, tranciato in due dalla carrozzabile (che nel tratto tra le case prende nome, coerentemente, di via Fieschi). Le prime notizie certe sull'esistenza in loco di un maniero o di una postazione difensiva risalirebbero al 1173 quando, nei pressi dell'abitato di Roccatagliata, un castello vescovile fu al centro di una contesa tra l'arcivescovo di Genova Siro II e Rolando Avvocato; quest'ultimo signorotto locale legato in passato alla Chiesa di Milano e che tentò nella zona tra le valli di Recco e Rapallo di costruirsi una propria signoria locale sui terreni e beni ecclesiastici meneghini. Questo territorio geografico della Riviera di Levante, infatti, già dal VI secolo ricadde sotto l'influenza dei Longobardi (569) e della arcidiocesi di Milano e a questo periodo risalgono le fondazioni di pieve ambrosiane a Camogli, Recco, Uscio e Rapallo. È a partire dal 1100 che gli Avvocato, o Advocati come citati in altre fonti storiche locali, tentarono la creazione di un loro dominio stabile e potente nell'alta val Fontanabuona che, però, ben presto destò la preoccupazione del Comune di Genova interessato ad una sua espansione pure in questa zona del levante ligure. Il castello di Roccatagliata, d'origine quindi vescovile, probabilmente e temporaneamente rientrò nei possedimenti di questa famiglia che, comunque, ebbe per tutto il XII-XIII secolo una sua importanza signorile. Già a partire dalla prima metà del Duecento Genova cercò di frenare l'ascesa degli Advocati e fu proprio una sentenza di un magistrato, inviato dal podestà genovese per risolvere le problematiche giurisdizionali legate ad un caso di omicidio avvenuto nel territorio, che di fatto riconobbe a Genova il pieno diritto di intervento e il potere politico e amministrativo. Nel 1223 furono nominati i primi consoli genovesi aventi giurisdizione su Neirone e l'alta valle fontanina. Al 10 ottobre 1259 risale l'atto di vendita del castello degli Advocati di Roccatagliata alla famiglia Doria che, nel corso del 1273, cedette il maniero ai conti Fieschi di Lavagna. A partire da questa vendita la famiglia fliscana creò attorno al castello e al sottostante borgo un considerevole feudo, strategicamente importante in quanto posto lungo una delle tante e principali direttrici commerciali tra la Pianura Padana e la costa ligure. Lo stesso Ottobono Fieschi, salito al soglio pontificio nel 1276 come papa Adriano V, citò nel suo testamento un palazzo presso Roccatagliata. Nel corso della seconda metà del Trecento il castello dei Fieschi fu interessato da fatti d'armi per la sua conquista: espugnato dai soldati genovesi nel 1371, l'anno successivo venne ripreso dai conti di Lavagna. Fu però nel XV secolo che la postazione difensiva e probabilmente pure residenziale, conobbe le sue fasi più cruciali e, in seguito, sventurate. Nella seconda dedizione genovese verso la signoria viscontea i principali feudi dei Fieschi della Repubblica di Genova furono attaccati dalle truppe dei Visconti e pure Roccatagliata ne subì tragicamente le sorti: nel 1433 la zona fu sottomessa a Genova e il castello venduto ai Genovesi. Furono invece gli Sforza, nella seconda dedizione genovese verso la signoria meneghina, ad intraprendere la decisione più drastica e definitiva per la storia del castello, ossia la sua totale demolizione nel corso del 1477. Un episodio che segnò profondamente il borgo ed il suo castello, posto sul poggio più alto dell'abitato, che gli stessi Sforza citarono come "un falcone sopra tutto il paese di Roccatagliata. È una grandissima fortezza talmente situata sopra un sasso che l'è inespugnabile". Postazione difensiva che non venne riedificata dagli abitanti e nemmeno dai Fieschi, nonostante la riottenuta investitura sul territorio nel 1495 da parte dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo. La successiva e fallimentare congiura di Gianluigi Fieschi nel 1547, per il potere su Genova e Repubblica, fece perdere alla famiglia fliscana definitivamente il controllo dei proprio feudi a vantaggio dei Genovesi e di altre signorie locali. Già oggetto di studi per l'importanza storica del castello, una maggiore conoscenza del sito si ebbe tra il 2011 e il 2013 grazie ad una campagna di scavi e rilievi effettuati dalla Soprintendenza, quest'ultimi finanziati da fondi europei, regionali e comunali. Lo scavo ha permesso il ritrovamento delle antiche mura di cinta (costituite da bozzette selezionate e in alcuni casi lavorate a spacco, lungo circa 20 m., che dovevano cingere l’intera sommità del colle, interpretato come probabile traccia delle mura di cinta dell’originario Castello. Queste strutture, per i caratteri della tessitura muraria, sono state datate al XII - XIII secolo, periodo in cui il Castello viene citato per la prima volta), dei vani intagliati nella roccia e pavimentati, frammenti di ceramiche e intonaci. Uno studio approfondito che ha riportato alla luce ciò che rimaneva dello storico sito, di cui si erano perse le tracce tangibili se non le parziali ricostruzioni storiche attraverso fonti tramandate oralmente o i pochi scritti. Il poggio sopra al paese e alla locale parrocchiale di San Lorenzo, dopo una nuova rivalutazione del sito, è diventato un parco archeologico con la presenza di un percorso guidato e pannelli esplicativi. Nell’area centrale è stato individuato un’ulteriore ampio vano, incassato nella roccia tagliata artificialmente, la cui pavimentazione è stata realizzata in cocciopesto, che potrebbe ritenersi una cisterna o un ambiente interrato dove compaiono anche alcune imposte di palo ricavate intagliando il manto roccioso. Sempre nella spianata sono state rinvenute alcune tracce che documentano, sull’area indagata, un’attività di cava per lastre litiche da tetto le cosidette ciappe. Nel corso delle indagini archeologiche sono stati recuperati frammenti di ceramiche costituiti, in prevalenza, da maiolica arcaica pisana e ligure databili tra il XIV - XV secolo che insieme alla documentazione di archivio testimoniano la vita quotidiana delle guarnigioni militari a difesa del castello. Altri link suggeriti: http://www.liguriaheritage.it/heritage/it/liguriaFeudale/Genova.do?contentId=30037&localita=2126&area=210, https://www.youtube.com/watch?v=wOqUUqNweuw&feature=emb_logo (video di Terre di Castelli), http://www.levantenews.it/archivio/index.php/2017/11/02/neirone-roccatagliata-alla-scoperta-dellantico-castello/
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Roccatagliata,http://www.terredicastellifieschiespinola.it/comune/neirone-castello-roccatagliata.html,http://www.comune.neirone.ge.it/c010041/zf/index.php/itinerari/index/dettaglio-itinerario/itinerario/2
Foto: la prima è di Dapa19 su https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Roccatagliata_(Neirone)-castello_Fieschi3.jpg, la seconda è presa da http://www.terredicastellifieschiespinola.it/
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