MAIERATO (VV) - Castello di Rocca Angitola
È posto su un colle che guarda il bacino del lago dell'Angitola, dove ancora si ergono ancora i ruderi della città antica. La leggenda vuole che la città fosse sorta sulle rovine dell'antica Crissa, fondata dal focese Crisso, fratello di Panopeo e prendesse il suo nome in tempi moderni dall'essere edificata sopra una Rocca dirimpetto al fiume Angitola. Durante il medioevo fu denominata Rocca Niceforo, in onore del condottiero bizantino Niceforo Foca il vecchio, che riuscì più volte a sconfiggere i saraceni, ed in epoca tardomedievale fu chiamata Kastron. Era cinta di mura e munita di torri e dai registri angioini risulta che nel 1276 contasse 1228 abitanti. Quando i Normanni scesero nell'Italia meridionale e si sostituirono ai Bizantini, compresero l'importanza strategica di Rocca Niceforo; cosicchè Ruggero il Normanno la ricostruì, la cinse di mura e la munì di un castello. La Rocca costituì uno dei capisaldi a cui il conte Ruggero si appoggiò nella lotta contro il fratello Roberto il Guiscardo. Sotto la dinastia degli Svevi, come pure sotto i Re Angioini ed Aragonesi mantenne il nome di Rocca Niceforo, finche nel 1420 assunse il nome di Rocca Angitola. Il cronista normanno Goffredo Malaterra, parla di un fortilizio considerevole popolato e di particolare importanza, perchè posto a controllo dell’istmo di Catanzaro, del golfo di Lamezia e della via tirrenica il cui tracciato attraversava Piano degli Scrisi. Nella Reintegra scritta, con licenza di Ferdinando d'Aragona Re di Napoli, nell'anno 1474 risulta che Rocca Angitola aveva sotto la sua giurisdizione diciotto casali. Nel 1532 vennero registrate 141 famiglie che passarono a 263 nel 1545, ed a 275 nel 1651. Da questo momento iniziò lo spopolamento favorito anche dai terremoti del 1638 e 1659. La città fu ufficialmente dichiarata abbandonata nel 1772. Infine il terremoto del 1783 distrusse le ultime, ormai abbandonate, costruzioni. Nel 1783 i pochi oggetti sacri risparmiati dal terremoto vennero portati nei paesi vicini, le tre campane della chiesa parrocchiale furono sistemate sul campanile della chiesa parrocchiale di Maierato, ed una di esse è tuttora in funzione. Lo splendido Crocifisso del 1400, noto come il "Padre della Rocca" fu trasferito nella collegiata chiesa matrice di San Giorgio Martire di Pizzo. Leggende e tradizioni parlano di una galleria che doveva collegare il Castello di Pizzo (https://castelliere.blogspot.com/2014/02/il-castello-di-sabato-1-febbraio.html) con Rocca Angitola. Altri link per approfondimento: http://www.francavilla-angitola.com/Rocca_Angitola.htm, http://www.francavillaangitola.com/Rocca%20Angitola/castello.htm, https://www.youtube.com/watch?v=35I5tUL4mCU (video di kalabria tv)Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_Angitola, http://www.caicatanzaro.it/wordpress/?portfolio=a-rocca-angitola, https://www.pizzoweb.it/project/i-ruderi-dellantica-baronia-di-rocca-angitola/, http://www.francavillaangitola.com/Rocca%20Angitola/cronaca.htm
Foto: la prima è di GiroDelTondo su https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_Angitola#/media/File:Ruderi_Castello.jpg, la seconda è di Foca Accetta su http://www.francavilla-angitola.com/RoccaAngitolafoto.htm
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