martedì 11 maggio 2021

Il castello di martedì 11 maggio



COLLEPIETRO (AQ) - Torre del castello

Colle Petri è citato per la prima volta da un documento del 1092, nel periodo di dominio del normanno Ugo Malmozzetto: in un atto di donazione di Ugo del fu Giliberto, di origini franche, con cui egli in punto di morte cede alla Diocesi di Valva il monastero di San Benedetto in Perillis, tra i possedimenti a questo spettanti cita anche alcuni beni nel castello di Collepietro. In posizione dominante tra la valle del Tirino e la piana di Navelli, autentica porta di ingresso sia verso la Majella che verso Campo Imperatore, diede il nome alla dinastia detta "Di Collepietro", dalla quale si diramò quella denominata "Di Pagliara", celebre stirpe che annoverò tra gli altri il vescovo Gualtiero di Pagliara, gran cancelliere del Regno di Sicilia tra il XII e il XIII secolo, durante la minorità di Federico II di Svevia. Era il castello che proteggeva i monasteri di San Benedetto in Perillis e Picciano. Il potere fu gestito dall'XI secolo dai signori del feudo, forse ramo dei conti di Valva, a loro volta gemmazione dei conti dei Marsi, con Gualtiero capostipite del nuovo casato collepetrano, figlio di Teodino, e presente insieme col fratello Berardo ad una convenzione tra il monastero di San Clemente a Casauria e alcuni Signori dei territori limitrofi, tenutasi nel 1111 nell'Isola della Pescara presso la medesima abbazia per concordare il nuovo assetto geo-politico dell'area. Nel XVI secolo fu amministrato dai capitani spagnoli Francesco Segura e Alfonso de Medina, dacché L'Aquila, amministratrice del feudo, era in mano a Carlo V. Dopo l'abolizione del feudalesimo, tuttavia Collepietro finì in mano ai signorotti locali Caracciolo, e successivamente ai sindaci Gioacchino D'Alfonso, Giuseppe Giustizia e Beniamino de Jorio, che amministrarono discretamente il potere. La torre del castello, la cui collocazione cronologica risale all'XI secolo, è nata come presidio di avvistamento e difesa perimetrale. È inglobata nel tracciato murario ellittico del borgo fortificato di Collepietro e, situata nel punto più settentrionale del sito, misura 6x4 m. ca. di base e 10 m. ca. in altezza. Presenta una pianta quadrangolare irregolare, con l'asse minore orientato in direzione nord-sud, ed è realizzata con conci in pietra calcarea locale piuttosto irregolari e blocchi squadrati di rinforzo agli spigoli. La base della torre è rafforzata da una scarpa di rinforzo, addossata su tre dei quattro lati (ad ovest, a nord e ad est) e realizzata con la medesima tecnica muraria. Le aperture ricavate sulle quattro facciate dell'edificio lasciano prevedere la disposizione ed il numero dei quattro livelli interni attuali. Un primo livello è a piano terra ed è illuminato e difeso da una finestra rettangolare rinforzata da laterizi nel lato settentrionale e una finestra-feritoia completata da cannoniera nel lato orientale. Seguono gli altri tre piani rialzati, i cui ingressi sono realizzati sul lato lungo meridionale, a quote differenti e, una volta, probabilmente, erano raggiungibili da scale lignee. Dopo la distruzione di Andrea Fortebraccio, presso il castello fu costruita la chiesa di San Giovanni, ampliando alcune parti della chiesa precedente. La torre è rettangolare e slanciata, e possiede un arco a sesto acuto alla base per l'accesso. Altri link proposti: https://www.abruzzointour.it/collepietro.html, https://www.youtube.com/watch?v=gm3OoYTF1hY (video di Ercole Maurizio Manieri)

Fonti: https://it.wikipedia.org ,wiki/Collepietro, https://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/laquila/collepietro.htm

Foto: la prima è di Giovanni Lattanzi su https://br.pinterest.com/pin/323625923201015283/, la seconda è di tony-mezzosub su https://www.flickriver.com/search/Collepietro,%20italy/

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