giovedì 22 luglio 2021

Il castello di giovedì 22 luglio



BORGIO VEREZZI (SV) - Torrione e Forte di Borgio

In epoca medievale, una parte del Burgum Albinganeum e di Veretium (antichi nomi di Borgio e di Verezzi), già possedimenti del vescovo-conte di Albenga, rientrarono dal 1076 nei possedimenti dell'abbazia benedettina di San Pietro in Varatella presso Toirano; l'atto di cessione fu firmato dal vescovo ingauno Diodato. Le due principali borgate furono quindi annesse, intorno al 1212, al ramo feudale dei Del Carretto del Finale (diventando, di fatto, località di confine tra le due marche Arduinica e Aleramica) salvo poi, nel 1216, ritornare tra i domini del vescovo di Albenga che inserì questa parte del territorio nella giurisdizione della castellania della Pietra. Solamente nel 1385 papa Urbano VI, prigioniero nel Regno di Napoli e successivamente liberato anche grazie all'aiuto della Repubblica di Genova, per sdebitarsi con quest'ultima decise la cessione dei borghi di Pietra (citato come "borgo o castello della Pietra", l'attuale città di Pietra Ligure), Toirano, Giustenice, Borgio, Verezzi e altre terre nelle mani del doge Antoniotto Adorno e quindi della repubblica. Sotto il dominio genovese questa parte del territorio venne inserita nella podesteria della Pietra e ogni comunità aveva il compito di garantire la sicurezza e la difesa della giurisdizione. Sotto questo punto di vista la località di Borgio risultò però carente in quanto sprovvista di una postazione difensiva e tale mancanza, fondamentale per la sopravvivenza dei borghi in un periodo tormentato dai sempre più numerosi assalti dei pirati, fu colmata nel 1564 quando, su progetto di Antonio Rodaro, inviato a Borgio dal Senato della Repubblica, vennero edificati prima una torre e poi un forte (1588), ancora oggi presente sul territorio borgese. Nel corso del XVII secolo vi fu un attacco da parte dei Savoia in varie podesterie liguri e proprio nel territorio della giurisdizione della Pietra, il 30 maggio del 1625, le truppe sabaude furono respinte dal loro cammino verso Genova. Con la dominazione di Napoleone Bonaparte il territorio tra Borgio e Verezzi rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Il Torrione, visitabile dall’esterno sempre e parzialmente ristrutturato, è oggi utilizzato dalle Associazioni di volontariato e dal Comune a scopo sociale e culturale. Venne ultimato in pochi anni a scopo difensivo con la partecipazione di tutta la cittadinanza: pare che alla sua erezione avessero partecipato anche le donne e i bambini. Questa struttura è tuttora visibile a ponente dell’abitato di Borgio, inglobata nelle costruzioni più antiche del centro storico. Nei pressi vi è l’ingresso originario al Borgo storico (Vico del Forno). Negli anni successivi i borgesi capirono che il Torrione non era sufficiente in casi di attacco e chiesero ed ottennero il permesso di costruire un baluardo difensivo in grado di ospitare tutta la popolazione. Fu così che nel 1588 terminarono la costruzione del Forte di Borgio. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=8Ujuc-lx6Ss (video di VerdiFinale), https://www.ivg.it/2016/05/sara-restaurato-lo-storico-torrione-borgio-verezzi/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Borgio_Verezzi, https://www.visitborgioverezzi.it/11569/cultura-turismo-e-territorio/cosa-ce-da-vedere-a-borgio-verezzi/borgio-verezzi-da-scoprire-clicca-qui/, https://www.fondoambiente.it/luoghi/torrione-borgio-verezzi

Foto: la prima è presa da https://www.visitborgioverezzi.it/category/cultura-turismo-e-territorio/, la seconda è presa da http://vagabondele.blogspot.com/2016/09/borgio-verezzi-un-luogo-del-cuore.html

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