FRASCATI (RM) - Torrione di Micara
La politica tuscolana di radicamento nel territorio si caratterizza per un costante riutilizzo di "spolia" di età classica. Certamente non si tratta di una prerogativa esclusiva dei conti di Tuscolo, in quanto nel medioevo, e fino a tutto il secolo scorso, si è sempre avuta una generale continuità abitativa dei luoghi, con conseguenti trasformazioni d'uso degli edifici nel corso delle varie epoche. Tale politica di organizzazione del territorio si basa su ragioni sia di ordine economico, in quanto in tal modo si possono limitare le spese per il materiale costruttivo e per la manodopera, sia di ordine politico-strategico, intervenendo su quelle aree che a livello geografico sono naturalmente favorite. Tipico esempio di tale processo di trasformazione nel corso dei secoli di una medesima struttura edilizia è l'odierno Torrione di Micara. Situato a m.500 a destra del km 18 della via Tuscolana attuale, alla periferia di Frascati, la struttura muraria di questo edificio racchiude in sè una memoria tangibile delle diverse fasi costruttive succedutesi nel corso dei secoli. Il nucleo più antico del torrione risale infatti al I sec. a.C., epoca in cui fu edificato l'imponente mausoleo di forma circolare che la tradizione indica come sepolcro di uno dei vincitori di Mitridate, Lucullo. Costituito da un recinto di m. 27 di diametro e m. 8,5 di altezza, il mausoleo venne trasformato dai conti di Tuscolo in monastero, caposaldo territoriale di fondamentale rilevanza strategica per la particolare posizione geografica a controllo della viabilità che conduceva a Tuscolo. Al 1017 risale la più antica menzione della chiesa di S. Maria in Gerusalemme, probabilmente annessa al monastero dal papa tuscolano Benedetto VIII. Allo stesso pontefice si deve anche l'affidamento della comunità monastica all'ordine benedettino, mentre ai suoi diretti successori risale l'opera di fortificazione dell'intero monastero eseguita fra XII e XIII secolo. La sistemazione definitiva del castello risale però agli Annibaldi, in pieno sec. XIII, e da allora in poi il sito fu costantemente controllato dai più influenti casati nobiliari nel territorio, fino ad essere acquistato, verso la metà del sec. XIX, dalla famiglia del cardinale Micara.
Fonti: testo di Valeria Beolchini su http://digital.csic.es/bitstream/10261/27268/1/P%C3%A1ginas%20de%20BEOLCHINI%202000%20-%20Torrione%20di%20Micara%20%28Scavi%20Archeologici%29.pdf
Foto: la prima è presa da http://www.torrimedioevalicampagnaromana.it/331.html, la seconda è presa da https://www.flickr.com/photos/dealvariis/albums/72157622796536516/
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