lunedì 13 dicembre 2021

Il castello di lunedì 13 dicembre



BORGO TOSSIGNANO (BO) - Rocca di Tossignano

Nell'Alto Medioevo Tossignano assunse l'aspetto di centro fortificato (castrum Thausignanum o Tauxignano). La prima attestazione del castrum nei documenti risale all'8 ottobre 873. Vassallo di Imola, Tossignano cercò più volte di ribellarsi. Nel 966 venne distrutto a seguito di una rivolta, poi fu riedificato dagli stessi imolesi. Nel 1005 era governato da Alberto di Tossignano, ma sotto la protezione dei fiorentini. Tra il 1062 ed il 1070 i fiorentini, nelle loro mire espansionistiche, contesero a lungo Tossignano agli imolesi, che faticarono non poco a mantenerlo. Dalla Pieve nacque il Comune, che nel 1181 ebbe già i suoi due consoli documentati; l'arciprete di Tossignano fu il primo vicario vescovile nella vallata del Santerno. Dal 1126 il pievato di Tossignano passò sotto la giurisdizione della chiesa vescovile imolese per decisione di papa Onorio II. La decisione venne confermata dai successori. Nel periodo in cui infuriarono le guerre tra guelfi e ghibellini, Tossignano fu alleata dei primi. Imola era ghibellina: i due centri divennero acerrimi nemici. Tossignano si schierò con le guelfe Faenza e Bologna. Nel maggio 1198 si alleò con l'esercito guidato da Bolognesi e Faentini. Imola, stretta tra le due città, era perno dello schieramento imperiale. Vi aveva sede Marquardo di Annweiler, Legato dell'imperatore e Duca di Romagna. Marquardo attese l'esercito guelfo fino a pochi km dal centro abitato, poi scatenò la controffensiva. Gli avversari furono ricacciati indietro; l'avanzata degli imperiali fu inarrestabile. Giunti a Tossignano, presero il castello e lo distrussero completamente. Molti abitanti furono deportati a Fontana Elice, mentre i superstiti si rifugiarono sui monti circostanti. Saccheggiato e distrutto totalmente, il paese rimase abbandonato per quattro mesi. I tossignanesi sopravvissuti andarono a stabilirsi nel fondovalle, dando origine, sulla riva destra del fiume Santerno, al Borgo. Dal 1198 a tutto il XIII secolo Tossignano fu amministrata dalla guelfa Bologna, accanto alla quale combatté contro i ghibellini (guidati da Maghinardo Pagani). Nel 1256 i Bolognesi, vittoriosi sull'imperatore Federico II, ricostruirono il castello. Tossignano fu elevata a sede del comitatus (contado) supra Stratam (ovvero a meridione della Via Emilia, allora denominata "Strada romana"), comprendente 40 castelli; fu dotata di un Palazzo Pretorio retto da due consoli. Il castello, tornato sede di vicariato vescovile, fu concesso in feudo alla famiglia Alidosi, che lo tenne fino al 1424 (Alidosio Alidosi fu il primo podestà nel 1365). Nel XIV secolo Tossignano fu di nuovo contesa tra Bologna e Imola, che cercarono di annetterla ai propri domini approfittando della lontananza dei papi, trasferitisi ad Avignone. Quando la Santa Sede decise di rientrare in possesso del castrum fu effettuato un censimento fiscale (1371). A Tossignano fu registrata la capacità contributiva più alta di tutta la valle del Santerno, la seconda di tutta la diocesi dopo Imola e davanti a Lugo. Nel territorio si contarono ben 350 focularia (soggetti abili al lavoro). Nel corso del 1300 il castello passò continuamente di mano tra i bolognesi e gli imolesi. Nel 1433 il castello finì a Guidantonio Manfredi, che due anni dopo lo consegnò alla santa Sede, per poi passare al comune d Imola e, nel 1473, a Caterina Sforza, la quale provvide ad un importante restauro. Nel 1499 fu conquistato da Cesare Borgia, poi passò ai veneziani che lo cedettero a Giulio II nel 1509. Nel 1527, Clemente VII lo diede all'imolese Ramazzotto de' Ramazzotti, il quale, nel 1537, dovette cederlo, dopo aspri scontri, al nuovo papa, che lo distrusse per sempre. Il castello era munito di fortissime mura con torrioni, mastio e casa di abitazione per il Castellano e i suoi difensori. ll Guicciardini considerava Tossignano, per la sua posizione e la sua Rocca, uno dei paesi più formidabili della regione, oggi non restano che pochi ruderi. Eretta in posizione strategica da cui si domina tutta la vallata, la rocca di Tossignano terminò, come detto, la sua funzione difensiva ai primi del Cinquecento. Durante la seconda guerra mondiale fu occupata dai tedeschi, che ne fecero un caposaldo. Per questo fu pesantemente bombardata dagli alleati, fino a distruggerla completamente. Oggi rimangono visibili il fossato e il plinto del ponte levatoio. Ecco un video che mostra le rovine del castello: https://en-gb.facebook.com/elica360/videos/video-360-del-rudere-della-rocca-di-borgo-tossignano-che-domina-la-valle-del-san/1441786975917619/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Tossignano, https://www.venadelgesso.org/caseborghi/tossignano/tossignano.htm

Foto: la prima è presa da https://www.appenninoromagnolo.it/comuni/borgotossignano.asp, la seconda è presa da http://acquaditerraterradiluna.diablogues.it/site/galleria-fotografica.html

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