ORTUCCHIO (AQ) - Castello Piccolomini
Il centro, situato a ridosso del colle che acquisì il nome di Ortuclae o Ortuclum, veniva chiamato in epoca medievale Ortygia. Posto nel lato sud-orientale della famosissima Piana del Fucino, era un punto altamente strategico, infatti il lago era circondato da una fittissima rete di roccaforti che venivano ad essere utilizzate per controllare il territorio. Questa è nello specifico la suddivisione delle fortezze: nella porzione settentrionale c’era il castello Piccolomini di Celano, nella porzione di ovest c’era il castello Orsini – Colonna di Avezzano, a sud è presente la torre di Trasacco, a sud-est la rocca Piccolomini di Ortucchio, e infine nella porzione ad est le fortificazioni di Pescina e di Venere. Tali fortificazioni, disposte quasi a scacchiera, facevano parte di un piano difensivo realizzato con grande intelligenza, non a caso sorgevano nei punti che nel rispetto delle strategie potessero aiutare a difendere nel miglior modo possibile il lago. Di sicuro è stata proprio la fortezza di Ortucchio a garantire la difesa alla zona da quegli attacchi che non di rado provenivano dalle zone della Valle del Sangro, ma anche dalle Puglie o dalle zone Sannitiche o Napoletane. Il nome del paese “Ortucchio”, deriva dal latino “Hortus Aquarum” che letteralmente significa “Giardino delle acque” proprio in onore di questa sua particolare collocazione, e furono probabilmente i romani a dare questo nome al paese, in quanto esso costituiva una penisola appartenente al lago anche se poi con il progressivo innalzamento delle acque la penisola divenne una vera e propria isola: sembra quasi strano riferirsi ad un paese in questi termini. Assoggettato a Ruggero conte di Celano, Ortucchio passò successivamente grazie a Ferdinando d'Aragona sotto la signoria di Antonio Todeschini Piccolomini. L'avvento dei Piccolomini mutò sensibilmente l'aspetto del paese, migliorando la condizione sociale. La dominazione spagnola e il successivo avvento dei briganti, legati alle rivolte napoletane di Masaniello, recarono devastazioni e gravi danni alla precaria condizione economica di quel periodo. A tutto ciò si aggiunsero la peste del 1656 e le devastanti e improvvise inondazioni del lago Fucino. Il terremoto della Marsica del 1915 causò circa 1.200 vittime su un totale di 2.534 abitanti e gravissimi danni al patrimonio architettonico di Ortucchio, in particolare alla chiesa di Sant'Orante e al castello Piccolomini. Il paese fu ricostruito nel corso del XX secolo. Il castello Piccolomini inizialmente sorgeva sull'isola di Ortucchio presso il lago Fucino. Erano proprio le acque di questo bacino che riempivano il fossato intorno alla struttura, scavato nella roccia, e che fungevano da via d’accesso al castello, costituendo insieme alle mura della fortezza una vera e propria peschiera dalle notevoli dimensioni che permetteva il passaggio ai livelli superiori della struttura. I locali del livello inferiore sono vicini ai due archi a sesto acuto. E' proprio questa caratterizzante immersione nelle acque da parte dell’edificio che lo rende speciale, soprattutto perché nel panorama italiano risulta uno dei meglio difesi, almeno fino al prosciugamento del Fucino avvenuto nella seconda metà dell'800 da parte di Alessandro Torlonia che rispolverò un progetto di epoca romana che fu messo in pratica già per esempio sotto Giulio Cesare, ma senza sviluppi positivi. Nel 1855, invece, iniziarono seri lavori per il definitivo prosciugamento che in realtà però si conclusero dopo circa venti anni: il Fucino infatti, essendo privo di canali di scolo, aveva una superficie variabile, ed anche la sua profondità era soggetta a numerosi cambiamenti, e di sicuro questo fatto non era positivo per coloro che vivevano nelle sue vicinanze, che dovevano fare spesso i conti con allagamenti immediati, soprattutto nei periodi in cui le piogge si facevano insistenti. Il prosciugamento fu accompagnato anche da un’opera di bonifica con la costruzione di canali per circa 285 chilometri e ponti. Con l'avvenuto prosciugamento, la protezione è venuta meno. Il castello ha una pianta rettangolare con massicci torrioni circolari agli angoli delle mura, notevolmente corrosi, con quello di nord-ovest del quale rimane solo il basamento (secondo fonti non certe, fu abbattuto per lasciare il posto ad una nuova struttura, probabilmente una piazza, mai realizzata però). Il portale d'ingresso al castello si trova sul lato delle mura verso il paese e sopra il portale è presente una lapide che riporta la data della ricostruzione da parte dei Piccolomini. Ad esso si accede tramite il ponte levatoio, unico ingresso alla struttura. Strana risulta essere la collocazione dell’ingresso su uno dei lati corti del castello e non su uno dei lati lunghi come solitamente accade e probabilmente questo aspetto è stato ereditato dalla struttura precedente. All'interno delle mura si trova il mastio, che rappresenta la struttura più antica del castello, risalente al tardo '400 e caratterizzato da una merlatura su tutto il suo perimetro. Che sia l'elemento più antico lo si deduce dalla particolarità che esso risulta inglobato nella cortina muraria, anziché essere in linea con la stessa, distinguendosi così dalla classica tipologia delle fortificazioni più tarde. Ancora oggi sono visibili le tracce dei muri e delle imposte delle volte che permettono di individuare facilmente gli ambienti che dividevano l’estensione del maniero: sono osservabili gli ambienti abitativi, quelli di guardia e di servizio fra cui i ricoveri ed i magazzini. Secondo le ricostruzioni effettuate anche la piccola porta di cui si avvalevano le guardie di ronda si trovava al di sopra del portale d’ingresso principale. La struttura in stile rinascimentale fu voluta nel 1488 da Antonio Todeschini Piccolomini, dopo la distruzione di una precedente fortificazione da parte di Napoleone Orsini per volontà di papa Pio II, avvenuta durante la guerra tra Ruggerotto Acclozamora, l’ultimo dei conti di Celano e della lunga dinastia dei conti dei Marsi e la madre Jacovella che il figlio vedeva come fedele alla casa aragonese, mentre egli era di fede angioina, dunque la fece imprigionare nel precedente edificio. Danneggiato dal terremoto del 1915 l'edificio è stato restaurato negli anni settanta e oggi è monumento nazionale. Il castello è dotato una sala convegni ed ospita frequentemente mostre ed incontri culturali. La leggenda narra che il fantasma della "Vergine pallida" compaia la notte sulla torre del Castello e con lei un uccello che canta una triste melodia. La Vergine è la figliola di un Signore di Ortucchio, che fu avvezzo a compiere ogni sorta di malefatte, innamorata perdutamente di un giovane ed ardito pescatore che, ogni notte, veniva a prenderla per condurla al centro del Lago dove si scambiavano eterne parole d'amore. Spesso, con la sua barchetta, si avvicinava al castello cantando stornelli d'amore perché la sua bella li udisse... Insospettito il Signore del Castello scoprì la tresca e diede in moglie la figlia al Signore del Castello di Celano. Prima di recarsi dal suo Sposo, la giovane fanciulla volle incontrare, all'alba, il suo amato per l'ultima volta. Arrivata a Celano, la giovane sposa si chiuse nel suo dolore finché, devastata dalla mancanza del suo amato, morì lanciandosi da una finestra del Castello, mentre il pescatore fu ucciso da suo padre in agguato. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=qgkd6t-Nr3A (video di Angelo Stornelli), https://www.youtube.com/watch?v=Cscp97-Q1Pg (video di Salvatore la capruccia), https://www.youtube.com/watch?v=_GR-kyuF93Q (video con drone di cvdigital Vinsent),https://www.terremarsicane.it/torri-borghi-e-castelli-medievali-il-castello-piccolomini-di-ortucchio/, https://www.dronicustomerservice.it/castelli-rocche-e-torri-dabruzzo/castello-medievale-di-ortucchio/ (foto aeree molto belle), https://www.youtube.com/watch?v=izQMrH5n5eM (video di Droni AltaVista)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Ortucchio, https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Piccolomini_(Ortucchio), https://www.inabruzzo.it/ortucchio-aq-castello-piccolomini/, https://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/laquila/ortucchio.htm
Foto: la prima è di Giovanni Casale su https://abruzzoturismo.it/it/castello-piccolomini-ortucchio-aq, https://abruzzoturismo.it/it/castello-piccolomini-ortucchio-aq, la seconda è del mio amico (e inviato speciale del blog) Claudio Vagaggini su https://www.facebook.com/CastelliRoccheFortificazioniItalia/photos/a.10157696826090345/10152328054160345
3 commenti:
Ciao,
Prima di tutto, scusa il mio italiano, non è la mia lingua madre.
Ti scrivo in questo commento perché seguo il tuo blog da molto tempo, anche se non avevo un account Blogger. Pertanto, ho deciso di creare un account per poterti scrivere e ringraziarti per tutto lo sforzo che fai per mostrarci questi meravigliosi castelli.
Sto studiando Storia medievale in un'università del mio paese e per il mio progetto di laurea finale stavo compilando informazioni sui castelli italiani. Per questo motivo, il tuo blog mi è di grande aiuto poiché ci sono molte informazioni sulle fortezze di cui non sapevo nemmeno l'esistenza.
Tuttavia, mi chiedevo se tutte le informazioni che hai pubblicato sul blog siano anche raccolte in qualche documento, dato che per me è un po' confuso cercare informazioni specifiche sul blog poiché ogni castello è in una sezione diversa.
Se è così, mi chiedevo se sarebbe possibile per te condividerlo con me poiché tutte queste informazioni sono molto utili per il mio lavoro universitario.
La ringrazio molto per il vostro tempo.
Un cordiale saluto.
ciao, mi fa piacere che il mio blog ti sia utile per i tuoi studi e le tue ricerche. Non ho ben capito la tua richiesta, se cerchi un castello basta inserire la parola chiave nella casella in alto a sinistra (suggerisco il nome del castello o la località in cui si trova) e se ne ho parlato finora, lo troverai certamente (devi però stare attenta perchè la ricerca ti dà ogni articolo in cui è presente la parola chiave che hai inserito, potrebbero essere diverse pagine da scorrere). In più, ho un file excel in cui segno tutti i castelli trattati, suddivisi per Regione ma.....senza alcun abbinamento con la loro data di pubblicazione e inoltre il file è rimasto non aggiornato dal 2017 in poi, spero di rimetterlo in paro quanto prima. Cordiali saluti, Valentino
Capisco, non mi ero accorto che esistesse un motore di ricerca per parole chiave, d'ora in poi lo userò.
Grazie mille per la risposta, molto gentile.
Ti auguro il meglio.
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