sabato 27 agosto 2011

I castelli delle vacanze - 10



TREPPO GRANDE (UD) – Castello di Zegliacco

Sorge su una modesta altura nei pressi dell’abitato di Zegliacco, frazione di Treppo Grande, dove anticamente si ritiene esistesse una postazione di vedetta sulla via consolare Julia Augusta, strada di collegamento tra Concordia e Norico. Non si conosce la data in cui esso fu costruito, ma possiamo risalire alla sua storia intrecciandola con quella dei suoi signori, i Nobili di Zegliacco. I primi di questa famiglia, di cui abbiamo notizia, sono Hainderico de Zelaco che troviamo citato nel 1171 e Variendo (o Garnendo o Uvariente), che aveva giurisdizione sul castello nel 1203. Un documento ci informa che nel 1252 il Patriarca Gregorio da Montelongo concesse l’investitura del castello con le sue pertinenze al figlio di Variendo, Corrado di Zegliacco. I Signori di Zegliacco vantavano per altri ragioni diritti sul castello di Socchieve e parti del Castello di Preone e altri beni a Colza, a Gracco a Collina e Invillino. Avevano diritto di partecipare al Parlamento del Friuli. Nel 1309 si misero contro il Patriarca Ottobono de’ Razzi, che li dichiarò felloni e fece incendiare il loro castello. In seguito, di quanto rimaneva divennero padroni i Savorgnan. Per qualche tempo gli spodestati perdettero la qualità di nobili e per un ventennio divennero servi di masnada dei di Prampero. Ma in seguito gli Zegliacco riuscirono a riconquistare la posizione antica e nel 1373, con Rizzardo, ritornarono in possesso del castello. Strinsero nodi di parentela con una delle famiglie più in vista del Friuli, sposando la figlia Bartolomea a Domenico Cossio, il quale aveva ottenuto il feudo di Castelnuovo (1461) e in seguito acquistò quello di Codroipo (1468-1476). L’unico rappresentante maschio della famiglia fu Boemo, notaio, che mori a Roma nel 1477. Di conseguenza la Repubblica di Venezia mise all’asta il castello e i beni annessi. Seguirono altri abitatori fino a che Nicolò Savorgnano acquistò per 950 ducati una parte del castello assicurandosi anche un seggio nel Parlamento Friulano. Vennero pure infeudati della contea di Codroipo e di Sella. Nicolò Savorgnano cedette in seguito il maniero a Daniele del fu Domenico Cossio, signore di Codroipo. Con l’andare dei secoli e la perdita della funzione militare dei castelli, i Cossio, che erano molto ricchi, preferirono come residenza un comodo palazzo a Codroipo e, inoltre possedettero una casa padronale a Cividale. Zegliacco rimase come tenuta, nei pressi della quale si organizzarono parecchie battute di caccia. Essi rimasero nel castello fino al 1881, quando passò ad altri proprietari. Il complesso castellano, oggi in buono stato di conservazione, nel tempo ha subito numerosi rifacimenti e ristrutturazioni che hanno sconvolto l’assetto originario trasformandolo in residenza di campagna. Nella torre portaia, risalente al XVII secolo, rimangono le tracce di un muro contraffortato della torre medioevale e accanto i residui del fossato. Negli ultimi anni è stato acquistato e restaurato da una multiproprietà privata, rimediando a notevoli danni arrecati dal sisma che colpì il Friuli nel 1976 (crollo della torre ovest, della copertura e dei solai del lato ovest e di parte di quelli del lato nord).

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