martedì 9 agosto 2011

I castelli delle vacanze - 2



MOGLIANO MARCHE (MC) – Rocca

Di essa rimangono solo i bastioni. Non ho trovato notizie di essa su internet. Mogliano è appartenuto per lungo tempo a Fermo e alla Chiesa per cui è facile immaginare che la storia sia legata ad entrambe queste dominazioni. Vi sono poi delle fonti storiche che accennano a questa costruzione e la relazionano ai Bonifanti, una delle più rilevanti casate moglianesi. Risale al 21 aprile 1366 un atto di vendita con il quale Giovanni di Martino di Claudio, sindaco e procuratore del Castello di Mogliano, vende ad Angeluccio Boninfanti di detto Castello, un modiolo e mezzo di terra sodiva posta nel territorio di Mogliano in contrada Moliarum. Nella premessa del rogito è detto che il Comune è costretto a vendere per pagare i propri debiti. Un’altra fonte di informazioni ci è data da un manoscritto del 1666, gli Annales Terrae Moliani di fra Pietro Carnili (1619? - 1688) che dedica il trentunesimo capitolo a questa famiglia. Qui viene nominato Giovanni Angeluccio, definito Cives Nobilis Firmi, che viene inviato dalla sua patria, Mogliano, quale ambasciatore presso il generale dei Galli, allora in Italia, perché non la saccheggiasse. Menziona poi Giovanni Domenico che, unitamente a Giovanni Conte, si reca dal Governatore della Marca anconetana, conte Giovanni Gerolamo Albani, per chiedere l’esecuzione della demolizione della rocca di Mogliano, in osservanza al Breve di Pio V del 23 marzo 1569. I Boninfanti ebbero sepolture in diverse chiese moglianesi, una in quella di S. Gregorio Magno e precisamente il terzius sepulcrum come è riportato in una antica planimetria della chiesa allegata al terzo volume dello Stato delle Anime ed un’altra nella chiesa di S. Maria da Piedi, davanti l’altare della Maddalena. Lo stemma, scolpito in arenaria, è ancora visibile al di sopra di una porta della loro casa, nelle mura castellane che guardano verso nord. Raffigura un monte di tre cime all’italiana sormontato da un crescente (mezzaluna) montante (con le punte rivolte in alto).

Nessun commento: