VILLASOR (CA) – Castello Siviller o Casa forte degli Alagon
Fu costruito nel 1415 dal nobile aragonese Giovanni Siviller (doganiere del Castello di Cagliari e procuratore reale, nominato feudatario del paese il 27 ottobre 1414), su autorizzazione dell'arcivescovo di Cagliari, Pietro III Spinola, sulle rovine della chiesa parrocchiale di Santa Maria, al fine di proteggere la zona dalle incursioni dei ribelli arborensi, superstiti della guerra tra gli Arborea e gli Aragona durata oltre cinquanta anni. L'edificio passò in mano agli Alagon, in seguito al matrimonio di un rappresentante di questa famiglia con Isabella, figlia di Giovanni Siviller. Nel XVIII secolo il casato Alagon si fuse con il casato De Silva, tramite il matrimonio tra Manuela Alagon Arborea, marchesa di Villasor, e Giuseppe de Silva, formando il casato Alagon Arborea de Silva, il cui stemma campeggia sopra l'ingresso principale del castello. Di forma circolare e sormontato dalla corona marchionale, esso raffigura, nella metà di sinistra, sei palle, arma della famiglia dei Da Silva, sovrapposte all'albero sradicato simbolo del Giudicato Arborense, e, nella metà di destra, i pali, stemma del regno di Aragona, e una torre alata rappresentante la famiglia Alagon. Il castello è il simbolo della rinascita del paese, il fulcro del ripopolamento di questi luoghi nel Quattrocento dopo le guerre giudicali. Si presenta come un palazzetto fortificato, intatto nelle strutture originarie, di impronta gotico-aragonese; notevoli sono le finestre a cortina con architravi traforati e scolpiti che ingentiliscono il severo edificio sul prospetto. La struttura presenta una pianta a forma di "U", ma sembra che originariamente fosse presente un'altra ala simile a quella odierna e ad essa affiancata. Le mura sono coronate da merlature guelfe. Gli spigoli sono sopraelevati in forma di torrette. Sul cortile interno si affacciano una serie di ambienti e un salone al piano terra. Al primo piano invece dovevano trovarsi le camere per i residenti. Si narra di un sotterraneo che lo collega alla chiesa parrocchiale e che sboccherebbe alla sinistra dell'altare maggiore, ma anche durante gli ultimi lavori di ristrutturazione non è stata trovata alcuna traccia. Nel corso della storia, a seguito dell'abolizione del feudalesimo, l'edificio è stato adibito a diversi usi: caserma e prigione durante il regno sardo-piemontese, sede scolastica, per essere infine abbandonato e destinato a semplice rimessa agricola da parte dei proprietari. La fortezza è stata acquisita al patrimonio comunale solo nel 1991 e da quel momento, sottoposta a diverse opere di restauro, è stata oggetto di rivalutazione da parte degli amministratori locali. Il cortile esterno e quello interno all'edificio vengono spesso utilizzati per ospitare manifestazioni culturali (concerti, rappresentazioni). Sono possibili visite guidate. Per approfondire si può visitare il seguente link: http://www.comune.villasor.ca.it/info/cfv.pdf
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