RIVE D’ARCANO (UD) – Castello di Arcano
Situato nella zona collinare a nord ovest di Udine, è un castello solido e maestoso. L'attuale castello è sorto su una precedente costruzione fortificata, forse antecedente il X secolo. Le origini si fanno risalire a Leonardo da Cornu, il cui figlio Ropretto (o Rioretto) diede origine alla famiglia dei Tricano, divenuta in seguito d'Arcano. Il nome Tricano della famiglia prende origine dallo stemma, su cui erano rappresentati tre cani neri, per simboleggiare la fedeltà all'Imperatore e al Patriarca di Aquileia. Tale fedeltà fu premiata con la carica ereditaria di marescialli e vessilliferi della Chiesa Aquileiense. Unico superstite dei due o forse tre castelli che via via furono costruiti nel feudo della famiglia Tricano il castello si trova nella frazione di Arcano Superiore. I Tricano furono coinvolti in tutte le lotte feudali che sconvolsero il Patriarcato tra il XIV ed il XV secolo. Nel 1420 il castello passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia e nel 1511 fu danneggiato durante la rivolta contadina del giovedì grasso. Nonostante la perdita della torre, mozzata probabilmente alla fine del secolo XVI, il castello conserva la sua suggestiva fisionomia medievale, con le cortine merlate alla guelfa, la caratteristica doppia torre portaia, camminamenti e torri di vedetta e il possente mastio (tra i più grandi del Friuli) alla cui sommità troviamo un'elegante fila di bifore tardo romaniche. Il maniero al suo interno cela invece i caratteri di una residenza di campagna, con una saletta affrescata da Andrea Urbani e un'infilata di sale con camini e portali in marmi policromi opera del lapicida secentesco Raffaello de' Raffaelli. All’interno del complesso vi è anche la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve con abside del XIV secolo. Ad oggi il castello si presenta in ottimo stato di conservazione. Ad esso è legata la misteriosa vicenda di Francesco d'Arcano che nel 1635 sposò Todeschina di Prampero, la quale fu poi uccisa a pugnalate per gelosia. Todeschina prima di morire scrisse con sangue le proprie iniziali su un muro del castello. Tale scritta rimase visibile fino al terremoto del 1976. Francesco fece murare il cadavere, che fu ritrovato durante i lavori di restauro nei primi del Novecento. Di proprietà privata, il castello è sede di un’azienda agricola con cantina. Link suggerito:
https://www.youtube.com/watch?v=AOinlO3nNxA (video di LD Media).
Foto: la prima è presa da
http://www.visititaly.it/info/960086-castello-di-arcano-superiore-rive-d-arcano.aspx, la seconda foto è presa da
https://www.itzanon.edu.it/pvw/app/UDIT0002/pvw_sito.php?sede_codice=UDIT0002&page=2291252
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