BISACCIA (AV) - Castello Ducale
I primi documenti che attestano la sua esistenza sono di epoca normanna, anche se già i Longobardi intorno alla seconda metà dell'VIII secolo avevano costruito una primitiva fortezza. Sotto i Normanni Bisaccia divenne un feudo governato da un feudatario e vi fu praticato il pastinato, che diede tra l'altro il nome a una frazione di Bisaccia, Pastina. Il pastinato fece sì che il castello di Bisaccia divenisse un centro di popolamento intorno al quale sorgevano nuove abitazioni, favorendo tra l'altro la diffusione della piccola proprietà contadina. Nel 1198 un potente sisma distrusse il castello. In seguito al matrimonio tra la regina dei normanni Costanza d'Altavilla e l'imperatore Enrico VI, le corone di Sicilia e del Sacro Romano Impero vennero unificate nelle mani di Federico II, re di Sicilia e Sacro Romano Imperatore. Nel 1246 il Signore di Bisaccia Riccardo I venne privato del suo feudo dall'Imperatore Federico II in quanto reo di congiura. Federico II ricostruì il castello, usato come personale dimora di caccia ma anche come luogo di incontro dei protagonisti della scuola poetica siciliana, da lui istituita. Alcuni elementi dell'edificio sono infatti di architettura tipicamente sveva, come la torre quadrata (che raggiunge i 12 metri di altezza e 8 di larghezza) e il grande loggiato che rifinisce il poderoso bastione difensivo. In questo castello soggiornò Torquato Tasso nel 1588, ospite dell'allora feudatario Giovan Battista Manso, letterato rinascimentale che animava le sale del castello con banchetti culturali. La struttura, persa la sua funzione militare e difensiva e divenuta residenza gentilizia, ospitò nel XVII secolo anche il primo Duca di Bisaccia, Ascanio Pignatelli. A testimonianza di ciò sul portone è conservato lo stemma della famiglia Pignatelli d'Egurant che tenne il castello dalla fine del XVI agli inizi del XIX secolo. Fu gravemente danneggiato dai terremoti del 1300, del 1694, del 1930 e del1980. La sua struttura muraria è costituita da grossi ciottoli fluviali misti a blocchi di calcare squadrati e malta durissima. Nel castello sono presenti una cisterna con depuratore e tubi fittili, per il deflusso delle acque e le rovine di una piccola chiesa absidata. Oggi è stato completamente restaurato. Di proprietà comunale, ospita il Museo Civico Archeologico che, per qualità ed importanza dei materiali esposti, è ritenuto uno dei più importanti del Mezzogiorno d’Italia. In esso sono custoditi i resti della Principessa di Bisaccia risalenti all’età del ferro.
3 commenti:
Grazie per questo interessantissimo blog sui castelli. Lo leggerò con attenzione. Complimenti
Ciao Rosaria, benvenuta nel mio blog ! Grazie dei complimenti e continua a seguirlo, mi fa molto piacere davvero !!
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