martedì 17 marzo 2020

Il castello di martedì 17 marzo



COSTACCIARO (PG) - Castello

Le carte attestano la presenza di Costacciaro nel XIII secolo, quando gli eugubini, attorno al 1250, ne fecero la propria testa di ponte per poter meglio difendere ed ampliare il loro territorio e per creare una spina nel fianco ai nemici perugini della confinante Sigillo. Costacciaro infatti era il castello più importante del distretto di Gubbio e si trovava in un punto strategico, sopra un colle di proprietà di un tale Stacciaro; all'inizio si chiamava Castrum Collis Stacciarii (Castello del Colle di Stacciaro), ma, nel 1300, il suo nome cambiò in Castrum Costacciarii. A Gubbio, nel XIV secolo, s'insediò la magistratura del podestà, che dava una certa autonomia a tutti i castelli; qui veniva, infatti, eletto un capitano, che aveva diritto di vita e di morte sugli abitanti. Costacciaro risentì molto delle lotte interne di Gubbio, soprattutto prima della sua dedizione ad Urbino; alla fine del XIV secolo, mentre si stava svolgendo una battaglia fra Antonio da Montefeltro e i Malatesta, il castello si ribellò, sottomettendosi al nascente stato feltresco. Costacciaro, però, continuò ad avere la sua economia legata a filo doppio con quella di Gubbio. Alla fine del Trecento, anche Gubbio iniziò a subire l'influenza dei Montefeltro che, a partire dal 1384, cominciarono a rinforzare il castello, erigendovi nuove, più ampie e solide mura. Sotto i Feltreschi, Costacciaro fu assai importante come estremo confine meridionale, ma anche come centro militare di concentramento di truppe, capace all'occorrenza di difendere con sicurezza lo stato. A fine Quattrocento venne chiamato al castello il grande architetto militare Francesco di Giorgio Martini da Siena il quale, a partire da 1477, vi costruì il rivellino e, forse nello stesso tempo, anche l'attuale Palazzo Fauni-Massarelli-Chemi. Nel 1400, Costacciaro era formato dal castrum (castello) e da villae (villaggi); ogni villa aveva dei vocaboli (appezzamenti di terra abitati ed ancora esistenti); le più importanti fra queste erano: Villa Col de' Canali, Villa Colfongai (o Colle Fongari), Villa Collalti, Villa Collis Martini, Villa Costa Bagnole, Villa Pie' della Rocca, Villa Rancane, Villa S. Andrea de Giuccole, Villa S. Donato, Villa S. Savino, Villa Scassaiole, Villa Trebbi, Villa Vallaponi. Oggi le testimonianze visibili delle antiche fortificazioni sono le seguenti:
- la Torre Civica con la porta di ingresso al paese, anch' essa costruita circa la metà del XIII secolo e perfettamente conservata;
- la coeva torre in "Via della Roccaccia", parte integrante del sistema difensivo murario, recentemente ristrutturata;
- il Rivellino (o torrione), bastione difensivo dalla singolare forma a prua di nave (o di diamante), progettato e realizzato, come detto, alla fine del XV secolo, su incarico del Duca di Urbino Federico di Montefeltro. Venne costruito con queste fattezze in modo che potesse resistere meglio ai colpi di arma da fuoco, un metodo alternativo, intelligente che consentisse una difesa efficace con minor possibilità di danni alle mura. Dal rivellino si gode un panorama eccezionale sia verso il massiccio del Monte Cucco che verso la valle del Chiascio. L’area interna è utilizzata anche per spettacoli e attrezzata con gradinate per il pubblico. Altro link suggerito: https://www.aboutumbriamagazine.it/costacciaro/ (per vedere alcuni video su Costacciaro e i suoi monumenti)

Fonti:https://it.wikipedia.org/wiki/Costacciaro#Storia, https://www.comunecostacciaro.it/comune/turismo-e-cultura/storia-e-territorio, http://www.civetta.tv/news/2017/11/16/rivellino-costacciaro-brilla-nuova-luce/, https://www.appennino-centrale.it/it/punti-di-interesse/rivellino

Foto: la prima è presa da http://costacciaro.infoaltaumbria.it/Scopri_la_Citta/In_Centro/Rivellino_(Torrione).aspx, la seconda è presa da https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-costacciaro-costacciaro-pg/

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