CASTIGLIONE DELLA PESCAIA (GR) - Castello Aragonese
Intorno all’anno mille il territorio di Castiglione della Pescaia fu sotto il controllo dei Pisani, che fortificarono il borgo cingendolo di mura ed erigendo il nucleo originario del Castello, la Torre Pisana, che si erge al culmine del promontorio, originariamente una torre di avvistamento. Ancora oggi l'abitato è nettamente distinto fra borgo alto, medioevale, e basso, moderno. Il nucleo più antico, di cui non resta quasi nulla, si trovava in pianura, in località Paduline; anche la cinta muraria pisana della parte bassa del paese non ha lasciato tracce, ad eccezione della "Portaccia", di cui resta solo l'arco esterno, la Torre Lilli, la Torre di via Cristoforo Colombo e i resti di un'altra struttura turriforme in via delle Vacche. Successivamente al dominio Pisano il paese attraversò una fase di prosperità fino a divenire un libero comune in epoca duecentesca. Nel 1300 la forte crisi economica, le incursioni piratesche unite alla peste del 1348, causarono l'abbandono del borgo basso. La popolazione si spostò nella zona alta, attorno al castello del quale vennero rafforzate le fortificazioni. La cinta muraria rispecchia ancora oggi la sistemazione Aragonese del 1400, parzialmente modificata da Cosimo I dei Medici nel 1500, con alti muraglioni che collegano 11 torri di varie forme (quadrate le medievali, circolari o semi-circolari le rinascimentali) e tre porte. La porta più importante è la porta-torre detta "Urbica", fortificata e munita di caditoie nel 1608 dall'architetto fiorentino Francesco Gatti, nei pressi della chiesa di San Giovanni Battista, il cui campanile è ricavato da una delle torri della cinta, sorge la seconda porta, mentre la terza, detta "Porta a Mare", era una piccola postierla allargata in epoca più moderna, da cui si gode uno stupendo panorama sul mare. Evidenti, anche se non praticabili, i camminamenti di ronda in cui si aprono feritoie ed archibugiere, ed in alcuni tratti l'originaria merlatura guelfa (in più punti tamponata). Collocato sulla vetta del promontorio dell'omonima località maremmana, nella parte più alta del centro storico medievale, il castello venne innalzato sul luogo dove nel X secolo era stata eretta la suddetta Torre Pisana. Nei due secoli successivi furono costruite le altre due torri (di Santa Barbara e della Sentinella), mentre le cortine murarie e i corpi di fabbrica tra esse compresi vennero edificati in epoca rinascimentale. La cinta muraria intorno al paese, rafforzata da torri e torrioni, rispecchia ancora oggi nelle linee generali la sistemazione avvenuta in età aragonese. Nel 1447 Alfonso d’Aragona, re di Napoli, rialzò le due torri che, a seguito della costruzione di due piani di abitazioni, assunsero la veste di un vero castello. Ai D’Aragona si sono susseguite nel tempo alcune delle famiglie storiche più importanti della zona, come i Piccolomini di Siena (che vi rimasero per circa un secolo), quindi i Medici per 178 anni, e i Lorena per 120 anni, fino a quando con l’avvento del Regno d’Italia, il castello, diventato proprietà demaniale, rimase abbandonato a se stesso. L'intero complesso subì alcuni interventi di ristrutturazione nei secoli successivi, prima con i Lorena verso la fine del XVIII secolo e, infine, agli inizi del XX secolo sotto la direzione dell'architetto grossetano Lorenzo Porciatti il quale lo rilevò dal demanio e ci venne ad abitare durante l’estate e per qualche battuta di caccia. Il castello è costituito da tre torri angolari, con base a scarpa, coronate da merlature sommitali, la più massiccia delle quali è l'originaria Torre Pisana, con base di pietra squadrata, successivamente collegata alle altre due tramite una cortina. Il corpo di fabbrica è collocato sul lato occidentale che guarda verso il mare, mentre sugli altri lati l'area del complesso è delimitata da cortine murarie che delimitano un cortile interno. Un'altra cortina muraria, provvista di merli, ha inizio dalla torre sud-occidentale e delimita l'area attorno al lato meridionale del castello. Nei pressi della torre, si apre una porta ad arco che conduce ad una terrazza panoramica. Attualmente l’edificio è di proprietà privata e, dunque, difficilmente visitabile. Tuttavia è ugualmente consigliata una visita dell’imponente struttura esterna per poi addentrarsi nei vicoli del borgo antico e ammirarne gli scorci. Altri link proposti: https://www.borghiditoscana.net/il-castello-di-castiglione-della-pescaia/, https://www.youtube.com/watch?v=TkWPK0l5R3w (video di "dove vi porto io"), https://www.youtube.com/watch?v=kC6FQy8LWms (video di Fabio Balocchi), https://www.nauticareport.it/dettnews/turismo_e_ormeggi/castiglione_della_pescaia_gr__la_svizzera_della_maremma-18-4404/ (con notizie e video realizzato con drone)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Castiglione_della_Pescaia, http://www.turismocastiglionedellapescaia.it/2020/01/10/castello-aragonese/, https://castellitoscani.com/castiglione-della-pescaia/, http://www.castiglionepescaia.it/il-centro-storico-e-il-suo-castello/, http://www.fortezze.it/borgo_pescaia_it.html
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, mentre le altre due sono del mio amico (e inviato speciale del blog) Claudio Vagaggini
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