giovedì 21 maggio 2020

Il castello di giovedì 21 maggio



SPIGNO SATURNIA (LT) - Castello

La parte più alta di Spigno Saturnia è dominata dai ruderi del Castello Medioevale, una poderosa fortezza interamente costruita in pietra locale, con alta torre quadrata e torrioni laterali. La rocca sorge nella parte più alta dell’abitato di Spigno, su un pendio orientale scosceso del Monte Petrella, sui Monti Aurunci a controllo dei traffici della via Ercolanea. Intorno all'anno Mille una famiglia di origine normanna, di cui non si conosce il nome, costruì il "Castrum" (fortezza), ponendo le sue fondamenta su uno sperone di roccia a forma trapezoidale. I Normanni governarono il castello fino al XIII secolo, allorché si estinsero i Dell'Aquila nella contea di Traetto. Negli anni successivi, Spigno rimase incorporato nella contea di Fondi, alle dipendenze di Roffredo Caetani, nipote del papa Bonifacio VIII. Sotto gli esponenti della famiglia Caetani, il piccolo feudo visse uno dei periodi più concitati della sua storia, per essere stato coinvolto nell'aspra lotta tra Angioini ed Aragonesi, fortemente interessati al possesso del munitissimo Castello di Gaeta (1435) considerato, a buona ragione, chiave del regno. In quel delicato frangente il Castello di Spigno si trovò esposto alle rappresaglie delle truppe angioine; il territorio fu devastato e saccheggiato e gli abitanti sottoposti ad ogni tipo di vessazione. Pochi anni dopo (1438) Alfonso d'Aragona, memore delle promesse fatte durante l'assedio di Gaeta, affidò il governo di Spigno ad Onorato, figlio di Cristoforo Caetani. Onorato (dal popolo benevolmente chiamato re piccolo) emanò a favore dei sudditi importanti privilegi e provvisioni, contenute in una specie di statuto, il più antico di cui si ha finora notizia. In esso è garantita l'osservanza di antiche consuetudini; sono stabilite le modalità che regolano le entrate annue a favore dell'erario, le agevolazioni fiscali, ripristinati i confini territoriali e definita la struttura amministrativa del feudo. All'inizio del XVI secolo Spigno passò dai Caetani ai Colonna e quindi ai Carafa di Stigliano. Subì poi una progressiva decadenza, che durò fino all'abolizione della feudalità, proclamata il 2 agosto 1806 da Giuseppe Napoleone, insediatosi nel Regno di Napoli dopo la seconda rivoluzione francese. Tutto l'impianto è circondato da una cinta muraria, munita di torri di guardia e di torrioni laterali. Nel corso dei secoli, il Castello subì notevoli danneggiamenti. Nel 1690, della fortezza rimaneva in piedi soltanto l'alta torre quadrata con gli edifici in rovina, compresa la chiesa di San Lorenzo, sita all'interno dell'impianto, nella cripta della quale si notano ancora oggi tracce di affreschi probabilmente di scuola benedettina. Abolita la feudalità (1806) il Castello divenne proprietà privata e da allora le strutture murarie subirono un progressivo abbandono. Alla fine di gennaio del 1944, a causa delle operazioni di guerra lungo la vicinissima linea "Gustav", i Tedeschi fecero saltare in aria l'alta torre, causando danni irreparabili alle restanti parti dell'impianto. Oggi restano i due torrioni cilindrici. Altro link: https://www.h24notizie.com/2013/01/09/il-castello-di-spigno-superiore-diventa-protetto/.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Spigno_Saturnia, http://www.comune.spignosaturnia.lt.it/museo/museo_action.php?ACTION=tre&cod_museo=10&cod_aggiornamento=5

Foto: la prima è di Felcardi su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/111770/view, la seconda è di flo su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/189468/view

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