martedì 26 maggio 2020

Il castello di martedì 26 maggio



GALATINA (LE) - Castello baronale e Torre medievale in frazione Noha

Fino al 1500 circa Noha fu suffeudataria del Conte di Lecce, divenne poi autonoma sino al 1583, quando si estinse la famiglia De Noha, con la morte del barone Giulio Cesare De Noha. Le proprietà dei De Noha furono divise in mancanza di eredi maschi. Il casale di Noha con le dipendenze di Pisanello e Padulano andò alla figlia del Barone, Adriana, che lo portò in dote nel matrimonio con il Marchese di Marigliano, Geronimo Montenegro. Nel 1693 Noha passò alla famiglia Spinola. Nello stesso anno gli Spinola comprarono anche il Ducato di Galatina. Da allora le due città rimasero soggette allo stesso potere e seguirono insieme le sorti della nobile famiglia. Il Castello o Palazzo Baronale risalirebbe al XIV secolo. Esattamente di fronte al frantoio ipogeo oggi si vede la facciata di quello che resta del complesso. Un tempo era la residenza del Barone De Noha che aveva messo la sede della sua grande baronia. Il Castello Baronale dei Sig.ri De Noha era situato in Via Castello, dove oggi rimane solo qualche avanzo oltre che il nome alla Via. Fra Leandro Alberti che vide il Castello, in una sua opera del 1525 Descrittione di tutta I'ltalia, lo ricorda come "il fortissimo Castello di Noia posto in forte loco". Il Castello era a pianta quadrangolare dotato di bastioni sui quattro angoli. Questa struttura è stata il centro del potere feudale e certamente per quei tempi era una risposta valida per le esigenze difensive del paese, sia per la sua posizione strategica e sia per la costruzione della torre a ridosso del Castello che controllava la triplice entrata nel paese. Nel 1700, dopo l’estinzione della Famiglia dei Baroni De Noha, subì delle modifiche sostanziali, oltre che delle riparazioni, e venne trasformato in una masseria. In questo palazzo c’era la chiesa dell' Annunziata (una delle 13 chiese di Noha). La torre di Noha è situata nel giardino retrostante il "Castello baronale". Tuttora presenta tutti i requisiti della torre di avvistamento e di difesa. Con il prospetto principale rivolto verso Nord, quindi verso l'antica strada, la torre s'innalza su due piani a pianta quadrangolare di metri 7 x 5 e raggiunge circa 10 metri di altezza. Una scala risolta in un'unica rampa lievemente incurvata verso Est, è poggiata su un'arcata a sesto acuto ed è munita di ponte levatoio. Il piano di legno ribaltabile è stato sostituito da una lastra metallica, che certamente impediva in caso di pericolo l'accesso al vano, posto al piano superiore. Realizzata con conci di tufo sistemati per corsi orizzontali abbastanza regolari, la costruzione è coronata da un elegante motivo ad archetti. Situata a circa 80 metri sul livello del mare, permetteva forse un collegamento a vista con altre torri poste nel territorio circostante e realizzava il posto ideale di osservazione di un lungo tratto di strada. A questo punto conviene anche tener presente che dietro al Castello, verso gli anni ‘50 sono state scoperte delle “Neviere” o fosse granarie. Ne sono state trovate numerose, una accanto all'altra, scavate e incavate nella roccia, di forma ovale, profonde circa tre metri e larghe nel punto più ampio circa due metri, alcune ancora col coperchio di circa 60 centimetri. Purtroppo sono state tutte interrate e distrutte. E probabile che fossero del tempo dei Basiliani. Altri link suggeriti: http://www.noha.it/noha/articolo.asp?articolo=1938, https://massimonegro.wordpress.com/2011/12/27/noha-lantica-torre-il-signorotto-e-la-promessa-sposa/

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Noha

Foto: la prima (relativa al castello baronale) è di Massimo Negro su https://massimonegro.wordpress.com/2011/12/11/noha-le-casette-e-il-piccolo-angelo/, la seconda (relativa alla torre) è presa dal sito www.noha.it

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