martedì 13 aprile 2021

Il castello di martedì 13 aprile




SAN PIO DELLE CAMERE (AQ) - Borgo fortificato di Castelnuovo

Castelnuovo nacque nel Basso Medioevo per spinta degli abitanti di due piccoli centri della zona, Riga e Stefanescu; il nuovo borgo è attestato per la prima volta nel 1173 come "Castelnuovo in Valva", feudo del territorio della diocesi valvense ceduto da Oddone, signore di Pettorano, a un certo Gualtiero di Attenolfo e nel cui territorio ricadevano anche i due centri fondatori e Torre di Peltuinum. Il borgo fortificato, nella parte superiore del colle dove si sviluppa il paese, risale al XII secolo, mentre il centro abitato sottostante è stato costruito a partire dal secolo successivo; l'edificazione del paese avvenne anche attraverso la spoliazione della vicina città romana di Peltuinum, a cavallo tra i comuni di San Pio delle Camere e Prata d'Ansidonia, i cui materiali furono utilizzati anche in altri centri medievali limitrofi. Nel 1239 il castello fortificato fu fatto riparare dall'imperatore Federico II di Svevia, insieme ad altri castelli del territorio, con lo scopo di controllare le ribellioni dei feudatari locali. Castelnuovo non compare tra i castelli che nel 1254 parteciparono alla fondazione della città dell'Aquila e nel 1423 si arrese all'esercito di Braccio da Montone, che durante la guerra dell'Aquila stava conquistando tutti i centri della zona. Nel Quattrocento ricadevano nei territori di Castelnuovo diversi edifici ecclesiastici, elencati attraverso una nota catastale del periodo: San Silvestro a Riga, Santo Stefano a Stefanescu, Santa Maria della Carità a Castelnuovo, Santa Lucia e San Giovanni a Peltuinum. Nel corso secolo successivo, il borgo fu concesso come feudo baronale a Miguel de Betrian, comandante spagnolo dell'esercito di Carlo V d'Asburgo, insieme ad altri paesi della zona; il feudo passò quindi a Geronimo Xarque, alla famiglia Carafa e, infine, ai Caracciolo di Marano. Dal XV secolo iniziò la lunga serie di eventi sismici che causarono notevoli danni all'abitato: il terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1456, il terremoto dell'Aquila del 1461 (a seguito del quale morirono 28 persone) e quello del 1703, il terremoto della valle dell'Aterno del 1762, il terremoto della Marsica del 1915, il terremoto del Gran Sasso del 1950-1952 e infine quello dell'Aquila del 2009 (nel quale sono morte 5 persone); è stato ricostruito come in quattro di questi eventi (1461, 1703, 1762 e 2009) il borgo abbia subito danni pari o maggiori al IX grado della scala Mercalli, cioè la quasi completa distruzione dell'abitato. Nonostante ciò, però, non è mai avvenuto un fenomeno di dislocamento del centro, che anzi è stato sempre ricostruito; dopo il terremoto del 1703, in particolare, venne riempito il fossato del castello e furono aperte nuove vie nei bastioni medievali, ma il riutilizzo dei materiali di crollo nella ricostruzione ha causato un deterioramento della resistenza sismica degli edifici. Nel contesto delle leggi eversive della feudalità e della riorganizzazione amministrativa del regno di Napoli sotto il dominio napoleonico, nel 1806 Castelnuovo ricadde come comune autonomo nel circondario di Barisciano, a sua volta facente parte del distretto di Aquila. Il borgo fortificato di Castelnuovo è la parte più antica ed elevata del paese: presenta una caratteristica forma a castello con un'urbanistica in stile romano (strade ortogonali sviluppate intorno a due arterie principali centrali). Questo tipo di impiantistica è unico nell'ambito geografico dell'Abruzzo aquilano e solamente la città dell'Aquila stessa (costruita nel XIII secolo) presenta un'organizzazione planimetrica simile; inoltre, per la costruzione del borgo, furono riutilizzati materiali proveniente dalla vicina città romana di Peltuinum. La pianta del borgo è rettangolare, con lati di lunghezza di 70 metri (lati sud-ovest e a nord-est) e 56 metri (lati sud-est e nord-ovest); è suddiviso in quattro isolati principali, dei quali quello a sud-est ha subito maggiori modificazioni rispetto all'impianto originale. La via principale attraversa il borgo da sud-ovest (ingresso che fino al 1940 presentava un arco a tutto sesto, poi abbattuto) a nord-est e ha una larghezza media di 3,50 metri; il decumano massimo, invece, presenta nell'ingresso a sud-ovest un arco a tutto sesto, una volta coperto da volta a botte ormai diruta. Gli edifici interni presentano ancora elementi medievali, tra cui archi gotici e portali trecenteschi, oltre a dei tipici gradini di accesso alle abitazioni di forma perfettamente semicircolare, con tre gradini concentrici di diametro decrescente in altezza. Nei sotterranei degli edifici sono tuttora presenti le antiche carceri del castello, costituite da celle unite a grandi sale con panche in pietra; infine, nel lato nord-ovest si sono conservate le piccole aperture di forma rettangolare nelle mura esterne, che consentivano l'affaccio dal camminamento della fortificazione. Altri link suggeriti: https://www.giosacchetti.com/reportage/stories/laquila-terremoto/index.html (foto varie della frazione devastata dai terremoti), https://www.archilovers.com/projects/146484/gallery?1208569, http://www.comune.prato.it/gallerie/protezionecivile/?action=dettaglio&id_album=8&id_galleria=205&lang=it&nomefile=bra_04.jpg

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Castelnuovo_(San_Pio_delle_Camere)

Foto: la prima è presa da http://www.comune.prato.it/gallerie/protezionecivile/?action=dettaglio&id_album=8&id_galleria=205&lang=it&nomefile=_arch_01.jpg, la seconda è di Fra00 su https://it.wikipedia.org/wiki/Castelnuovo_(San_Pio_delle_Camere)#/media/File:Castelnuovo_(San_Pio_delle_Camere)_-_borgo_e_chiesa.png

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