ROTONDA (PZ) - Castello Sanseverino
La data di nascita dell'attuale centro di Rotonda non è certa, ma si sa per certo che esisteva al tempo dei Longobardi di Salerno, e che fu conquistata insieme ai territori del Principato di Salerno da Roberto il Guiscardo, passando così sotto il dominio dei Normanni. Successivamente fu venduta dalla regina angioina Giovanna II di Napoli alla famiglia Scannasorece di Napoli, e a partire dal 1419, passò sotto il dominio dei Sanseverino. Nel XVI secolo i Sanseverino raggiunsero il loro apice, possedendo terreni che si estendevano tra Salerno e la Calabria e tra il Tirreno e lo Ionio. Rotonda naturalmente faceva parte di questi possedimenti, ed è grazie a ciò che documenti riguardanti l'Università di Rotonda (ovvero Comune di Rotonda), sono arrivati a noi. I "Capitoli" stipulati tra Bernardino Sanseverino, principe di Bisignano, e l'Università di Rotonda, sono custoditi nell'archivio di Stato di Napoli ("Capitoli" stipulati tra il 1495 e il 1507), dove i rappresentanti della cittadina chiedevano ai feudatari: «"conceder ad detta università ed a quella confirmar tutti loro capituli, privilegij et consuetudini"». Alla fine del XVI secolo, dopo che un ramo della famiglia Sanseverino ebbe degli scontri con il viceré Pedro di Toledo, parte dei territori che comprendevano la Basilicata e la parte settentrionale della Calabria, passarono in mano di Nicolò Bernardino Sanseverino (1554-1606), figlio di Pietro Antonio Sanseverino, questo periodo segnò la parabola discendente della famiglia Sanseverino. Nicolò, per via della sua inadeguatezza, non gestì in maniera ottimale l'eredità lasciatagli dal padre, e quindi fu interdetto e la Camera della Sommaria ordinò la compilazione di documenti contenenti il censimento di tutte le proprietà della famiglia. All'inizio del XVII secolo, dopo la morte di Nicolò avvenuta nel 1606, Rotonda fu acquistata (1622) da Ferrante Sanseverino conte di Saponara, appartenente sempre alla stessa famiglia. Il vecchio nucleo di Rotonda (il nome compare in una pergamena datata 1083, come attesta il Racioppi. Nella descrizione di “Tutta l’Italia et isole pertinenti ad essa”, si legge il perché di questo specifico lessema. La parola si riferisce alla disposizione di edifici, intorno ad un castello, arroccato su un’altura, ubicati in modo tale da sembrare un unico blocco rotondo) sorgeva su un cucuzzolo roccioso con in cima il castello; ora solo i ruderi testimoniano tale esistenza, mentre la parte nuova si estende verso est. Altre informazioni storiche disponibili qui: http://www.fedoa.unina.it/1123/1/rotonda_corretto_con_copertina.pdf, mentre altre foto del castello sono visibili su https://www.pollinovacanze.it/chi-siamo/33-rotonda.html
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rotonda_(Italia), http://www.comune.rotonda.pz.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idservizio/20034/idtesto/39,
Foto: la prima è di Ca.Ro. su http://www.lucania.one/paesi_taddeo/t_670/p_fpag/05/318405.htm, la seconda è presa da http://www.viaggiarenelpollino.it/rotonda/
Nessun commento:
Posta un commento