mercoledì 7 aprile 2021

Il castello di mercoledì 7 aprile



GIOVO (TN) - Castel Giovo in frazione Ville di Giovo

Il castello fu residenza dei signori di Giovo, legati alla famiglia degli Appiano e divenne poi proprietà dei conti del Tirolo, della famiglia Moremberg di Sarnonico e di altre nobili casate. Il maniero fu citato la prima volta nel 1305 come "domus di Vesino" e la sua costruzione avvenne probabilmente tra il XIII e il XIV secolo, come peraltro suggerito dalla tecnica edilizia delle murature superstiti. Il primo proprietario a risiedervi fu Olivario, figlio di Montanario, appartenente alla casata che ebbe la signoria su Giovo. La posizione scelta per la sua costruzione, sulla via che collega la Valle dell'Adige con la Valsugana attraverso la Val di Cembra, ne indica la funzione, che fu quella del controllo delle miniere locali e dei traffici commerciali. Medesime le ragioni che giustificarono la nascita del Castello di Monreale (https://castelliere.blogspot.com/2012/11/il-castello-di-giovedi-22-novembre.html), cardine del sistema di fortificazioni rotaliano, con il quale il castello di Giovo costituì fin dalla prima metà del XII secolo un’unica contea amministrata dal principe vescovo di Trento. L’unità politica permase tale anche dopo l’occupazione tirolese del XIII secolo. In origine il castello era chiamato Castel Vesíno, prendendo il nome dalla villa di Vesín che, assieme a Lavàt, costituiva uno dei quattro antichi quartieri di Giovo. Durante i secoli Castel Giovo venne ripetutamente modificato. Nel XV secolo attorno alle torri di guardia al tempo esistenti era presente una cinta fortificata e lo spazio interno comprendeva un giardino, un pozzo, edifici di servizio e il palazzo per i signori. Nel XVII secolo divenne residenza nobiliare e perse gran parte delle funzioni militari, passando intanto a diversi proprietari come gli A Prato, i Sapur e i Pugger. Quest'ultima famiglia, originaria di Termeno, ne perse il controllo durante il periodo dell'invasione napoleonica, e il castello in quegli anni divenne una caserma, subì enormi danni e cadde in rovina. L'edificio si trova a circa 680 m s.l.m.. In passato il complesso comprendeva diversi corpi di fabbrica con due o forse tre torri, un giardino, un pozzo, edifici di servizio e il palazzo nobiliare. Ci è pervenuta una sola delle torri, che mantiene la struttura originale, con un'altezza di circa 24 metri e con cinque piani. Tra un piano e l'altro si può passare grazie a scale in ferro mobili e botole ricavate nei solai. La torre è possente ed il muro esterno rivolto alla strada ha uno spessore di 1,40 metri. La scala con la quale si arriva al primo piano risale all'inizio del XX secolo. Del complesso medievale sono rimasti la torre di guardia e la parte ovest del palazzo, divenuta abitazione rurale privata. Uno dei nomi dell'antico maniero è castello della Rosa (impiegato dal 1504), e negli ultimi anni è diventato anche Torre della Rosa, essendo rimasta solo quella parte. Storicamente la rosa del nome è quella che si trova nello stemma dei signori di Giovo sulla muratura tuttavia secondo alcuni potrebbe anche alludere ad alcune castellane che si portarono il nome "Rosa". Una leggenda vuole che in alcune notti di luna piena una nobildonna bionda con un lungo e leggero abito bianco si aggiri attorno alla torre tentando di trovare l'ingresso all'antica cappella scomparsa del castello. Altri link per approfondire: https://www.lavocedeltrentino.it/2020/10/27/ville-val-di-cembra-castel-giovo-o-castello-della-rosa/, https://www.ilturista.info/ugc/immagini/giovo/trentino_alto_adige/41598/,

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Giovo_(Giovo), http://www.castellideltrentino.it/Siti/Castello-di-Giovo

Foto: la prima è presa da http://www.castellideltrentino.it/Siti/Castello-di-Giovo, la seconda è di Syrio su https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Giovo_(Giovo)#/media/File:Castel_Giovo_-_Ville_di_Giovo_02.jpg

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