PARTANNA (TP) - CASTELLO GRIFEO
Le origini del maniero vengono fatte risalire al 1076 quando il gran conte Ruggero il Normanno pose fine al locale dominio musulmano. Da allora, per circa nove secoli, la struttura fu simbolo della famiglia Grifeo e della sua supremazia sui territori circostanti. E' una possente costruzione a pianta rettangolare allungata con tre grandi ali edilizie addossate e parallele a tre dei lati, fra le fortezze meglio conservate della Sicilia occidentale. La copertura a doppio spiovente è realizzata con travi lignee e tegole, i muri sono in conci di tufo o in pietra mentre i pavimenti in terracotta e maiolica. L'edificio ha ricevuto modifiche in tempi diversi e rispettivamente s'individuano almeno tre fasi principali: verso la metà dell'undicesimo secolo il castello risulta ancora separato dalla torre saracena che sarà la base del nuovo maniero quattrocentesco e ad oggi ancora visibile all'interno della struttura. Nel 1500 l'antico maniero lasciò posto ad una chiesa (la cui facciata è visibile a sinistra dell'ingresso del palazzo) e della primitiva struttura difensiva rimase solo il torrione circolare; il castello invece si spostò a sinistra del suddetto edificio sacro. I successivi restauri del XVII secolo cambiarono la destinazione della costruzione che da quel momento assunse una valenza più spiccatamente signorile. Varcato l'ingresso ed entrati nella corte interna, è possibile ammirare lo stemma nobiliare della famiglia Grifeo che troneggia sul portale che immette nel salone centrale; nel lato nord del castello spicca il portale bugnato d'ispirazione manieristica realizzato per volontà del principe Domenico Grifeo nel 1658. Nel salone principale è visibile un affresco del XVII secolo e su una parete dello stesso ambiente è rintracciabile una piccola apertura che si affaccia sulla cosidetta 'cella della monaca', presunto luogo di clausura di una religiosa della famiglia Graffeo rinchiusa lì per voto; tuttavia il racconto non ha trovato fondamento alcuno. Nelle cantine vi sono delle grandi botti che servivano per la conservazione del vino, vari ambienti e celle, una fossa per conservare il grano ed un lungo cunicolo che metteva in comunicazione l'interno del castello con l'esterno scavato solo in parte. Acquistato nel 1981 dalla Regione Siciliana, è stato donato alla città di Partanna e inserito nel progetto POR 2000/2006 che ne ha permesso un restauro conservativo, avviato nel 2003 e terminato nel 2006 con la sua inaugurazione a sede del museo del Basso Belice. E' stato così possibile visitare al suo interno il glorioso edificio, rimasto chiuso al pubblico per diversi decenni. Per approfondire si può visitare il sito www.grifeo.it
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