AVENZA (MS) – TORRIONE CASTRACANI
E’ ciò che rimane dell’antica fortezza ed è attribuito tradizionalmente a Castruccio Castracani, signore di Lucca, che nel 1329 e per un breve periodo si impadroní dei territori carraresi. Castruccio preferì fortificare Avenza, più vicina alla via pedemontana per la Liguria a scapito del castello della Moneta. In realtà la torre è il frutto di una serie di rifacimenti ed aggiunte all'antica rocca operati tra il XV e il XVII secolo, soprattutto dai Cybo-Malaspina, per adeguarla all'uso delle armi da fuoco. Osservando la parte sbrecciata si possono osservare cornicioni marmorei a tortiglione quattrocenteschi inglobati in murature posteriori nonché chiari segni di una sopraelevazione con una corona di cannoniere avvenuta verosimilmente alla fine del '600. Il fortilizio, dopo l'unità d'Italia, fu venduto dallo Stato Italiano a privati come cava di pietre. Di conseguenza fu in parte sventrata al fine di farne sassi per costruire case. Nel 1883 è stato salvato dalla totale distruzione grazie all'intervento dello storico tedesco Theodor Momsen. Prima del suo saccheggio scientifico era formato da tre torrioni rotondi ed uno a pianta quadrangolare, sulla falsariga del forte di Sarzana. Già nel 1859 l'apertura di una strada lo aveva separato dal resto del complesso castellano costituito dal cinquecentesco 'casino del principe' con torre d'angolo che sorgeva sull'angolo opposto della cinta muraria cittadina, tuttora esistente sebbene profondamente alterato: sulla facciata reca una lapide secentesca proveniente dalla cappella della fortezza. Altri resti castellani: la porta a monte del borgo incastellato e vari frammenti della cinta muraria cittadina. Informazioni in buona parte tratte dal sito www.castellitoscani.com.
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