MELENDUGNO (LE) - CASTELLO D'AMELY
Si presenta come una grande torre poligonale realizzata dal celebre ingegnere militare Gian Giacomo dell'Acaya su commissione del barone Pompeo Paladini nella seconda metà del XVI secolo. Il castello si configura come una torre poligonale a pianta stellare, alla quale vengono, in tempi successivi, addossati altri corpi di fabbrica per aumentare la disponibilità di spazi interni. Questa particolare forma ha solo altri tre esempi in tutta la Puglia. La torre, un tempo circondata dal fossato, era ubicata in posizione decentrata e periferica rispetto alla cerchia muraria medioevale che cingeva l’abitato. Tale scelta sanciva la definitiva perdita di efficacia dell’antico sistema basato sulla cinta muraria con torri ad essa addossate in corrispondenza delle porte. Alta 12,50 metri con mura di 4,5 metri, presenta una base scarpata e una facciata divisa da due tori marcapiano. L'accesso era possibile attraverso un ponte levatoio, protetto sulla verticale da una caditoia. Con l'avvento dei baroni D'Amely nel 1733, il ponte levatoio fu sostituito con uno in muratura chiuso da un portale di foggia cinquecentesca sormontato dall'emblema nobiliare: due leoni addossati e coricati che sostengono sul dorso una torre merlata. Al di sopra dello stemma troneggia la statua della Madonna Immacolata. Nei pressi della torre si collocavano le carceri baronali, i magazzini per i viveri e la torre con guardiola. La presenza di un piccolo campanile a vela sulla sommità del prospetto, ricorda l'esistenza di una piccola cappella al pian terreno che conserva ancora gli affreschi del Cristo Crocifisso e di una Madonna col Bambino. L'impostazione planimetrica di forma poligonale stellare va sicuramente cercata nelle acquisizioni cinquecentesche dell'arte militare e in particolare nella trattatistica di scuola toscana e marchigiana. Di particolare interesse risulta la somiglianza, seppur in questo caso in dimensioni ben più piccole, con il Castel Sant'Elmo di Napoli e con alcuni elementi architettonici difensivi della cittadella di Malta, quali i torrioni cosiddetti a "pinza" che lasciavano cioè tra le due cortine a stella lo spazio ideale per bersagliare il nemico. Tali somiglianze potrebbero spiegarsi con il fatto che tali aree ricadevano sotto la corona degli Asburgo; in particolare il castello fu costruito alla vigilia del Regno di Carlo V.
Attualmente è residenza delle Suore Povere Figlie delle Sacre Stimmate.
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