SCANSANO (GR) - CASTELLO DI MONTEPO'
Le prime notizie del castello sono contenute in una bolla di Papa Clemente III del 1188 inviata ai canonici di Sovana, ma la struttura ha origini ancora più antiche (intorno al 1000). Una prima importante ricostruzione avvenne nel 1300 grazie ai signori del Cotone. Nel 1378 il castello passò sotto la proprietà di Siena che alla fine del quattrocento lo vendette alla nobile famiglia dei Sergardi. Questi ultimi ne ebbero il controllo fino alla seconda guerra mondiale, e con loro la fortezza visse il suo massimo splendore. Nella sua storia non ebbe particolari scopi militari e, per la sua locazione decentrata, il principale uso fu di villa fortificata, atta a proteggere i numerosi poderi della zona dalle scorrerie dei maramaldi del tempo.
Il castello di Montepo’ è dunque stato uno degli ultimi esempi di latifondo nobiliare in Toscana, con i Sergardi che erano proprietari di centinaia di ettari di terreno intorno alla fortezza, divisi in poderi di pochi ettari e fatti lavorare dai “mezzadri”. La forma del castello di Montepo è a quadrilatero leggermente irregolare con quattro torri quadrate ed un ampio cortile interno. Internamente gli edifici formano una "L" essendo presenti solo su due tratti di mura: sul lato a sinistra dell'ingresso principale e sul lato lungo opposto all'ingresso principale. Nel 1530 il castello fu esaminato dall'architetto militare senese Baldassarre Peruzzi che lo trasformò nella forma attuale senza merli e con tetti. Di grande pregio sono sia il piombatoio sito sopra l'arco della porta di ingresso e, per i fortunati che possono accedervi, la grande mappa in carta pergamena di tutto il territorio circostante al castello. Dopo la seconda guerra mondiale i poderi furono assegnati ai contadini che li lavoravano, e la proprietà della tenuta di Montepo’ si ridusse a poche decine di ettari circostanti al castello. Attualmente ne sono proprietari i Biondi Santi, tra i più famosi produttori di Brunello di Montalcino, che vi hanno realizzato un'azienda agricola specializzata nella produzione vinicola. Il maniero non è visitabile. Per approfondimenti si può visitare il sito www.biondisantimontepo.com.
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