venerdì 11 febbraio 2011

Il castello di sabato 12 febbraio



TREVI NEL LAZIO (FR) - Castello Caetani

E' situato sull’alto di un colle a 870 metri nell’Alta valle dell’Aniene tra i monti Simbruini e i monti Ernici. Occupa oggi una superficie di oltre 800 mq ed è racchiuso da poderose mura alte dai 12 ai 16 metri realizzate in pietra cardellina squadrata. Il castello si compone di tre parti principali: la prima verso settentrione utilizzata originariamente quale residenza del signore; la seconda orientata verso meridione ed utilizzata per scopi prettamente militari di difesa verso la porta d’ingresso; la terza costituita invece dal possente Maschio a base quadrata di 8 metri per lato, alto 16 metri e con mura spesse alla base oltre 1 metro. Sulla sua origine non esistono fonti storiche che ne consentano una datazione precisa; probabilmente fu fondato intorno all'anno Mille, con il decollo del fenomeno dell'incastellamento. Nel 1257 Papa Alessandro IV concesse al nipote Rinaldo de Rubeis il feudo della città di Trevi con le annesse proprietà, castello compreso. Pochi anni dopo, nel 1262, con l'avvento di Papa Urbano IV il feudo fu ceduto in proprietà al monastero di Subiaco. Da qui una serie di vicissitudini alternarono più di una volta il papato a De Rubeis come proprietari del castello fino al 1299, anno in cui fu acquistato da Pietro Caetani, fratello di Papa Bonifacio VIII. Quest'ultimo fu più volte ospite del castello e qui ricevette le ambascerie di Edoardo I d’Inghilterra. E' in questo periodo che il castello visse il suo massimo splendore, protrattosi poi per tutta la durata della signoria Caetani. A loro si deve l'ampliamento del maniero e la predisposizione ad uso abitativo di alcuni ambienti. Il loro dominio su Trevi terminò nel 1471, quando Cristoforo Caetani fu cacciato dalla popolazione per malgoverno. Nel 1473 Trevi tornò al monastero di Subiaco ed il castello divenne sede della Curia; nel 1753 Benedetto XIV diede al Comune una differente organizzazione amministrativa ed il castello perse quasi del tutto ogni funzione rappresentativa. Con il passare del tempo le abitazioni del borgo si addossarono alle sue mura, riducendone notevolmente le potenzialità difensive. Nel 1915, dopo il terremoto, con la ricostruzione dell'abitato, una parte del castello venne inglobata nelle case adiacenti.
Da allora la Rocca è stata completamente abbandonata con il conseguente crollo di alcune porzioni di murature e di tutti i solai lignei. Nel 1984 iniziarono i lavori di restauro ormai terminati e grazie ai quali oggi è visitabile.

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