ROVASENDA (VC) - Castello dei Rovasenda
La cittadina di Rovasenda è dotata di ben due castelli: uno risale al Duecento ed è caratterizzato da una torre a base quadrata, l’altro, detto Castello Nuovo, è invece un semplice rifacimento novecentesco. I due manieri sono uniti da un’alta muraglia. Sin da quando furono costruiti i castelli appartennero alla famiglia dei Rovasenda.
La loro signoria ebbe inizio nel 965, quando Ingone, vescovo di Vercelli concede in feudo a Aimone, conte di Vercelli, il territorio coperto per la maggior parte dalla silva Rovaxinda. Nel 1170 Alberto di Rovasenda iniziò la costruzione del Castello, circondato da un ampio fossato. Il maniero ebbe, nel corso dei secoli, diverse funzioni: inizialmente a scopo militare venne poi trasformato in residenza signorile tra il XV e il XVI secolo, e nel XVII secolo assunse una notevole importanza economica ed agricola. Nel 1397 Giovanni di Rovasenda detto Broch, venne assassinato nei pressi di Cerrione. L' assassinio fu attribuito a sicari al soldo dei Savoia e causò una lunga catena di lotte tra Rovasenda e le terre Sabaude confinanti. Nel 1413 Amedeo VIII assediò il Castello, che si arrese. Da allora i Rovasenda divennero vassalli dei Savoia. Nel 1459, per volontà di Alberto di Rovasenda, venne costruita l'attuale torre alta 48 metri e poggiante su un unico arco. Durante il periodo rinascimentale una nuova ala, di uguale stile architettonico con i merloni sostenuti da barbacani in pietra, venne aggiunta al complesso e fu decorata con affreschi, soffitti a cassettoni ed ampie volte. Nel 1667, durante la guerra tra gli Spagnoli e Carlo Emanuele I di Savoia, il Castello subì gravi danni per assedi ed incendi. Alcuni dei pregevoli soffitti crollarono e alcune sale ricche di dipinti divennero inagibili. Attualmente è di proprietà privata. Per approfondire si può visitare il seguente link:
http://www.rovasendalatorre.it/generale/castello/cast1.htm
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