venerdì 18 marzo 2011

Il castello di venerdì 18 marzo



CAIRO MONTENOTTE (SV) - Castello Del Carretto

Costruito tra i secoli XI e XII (non esistono fonti certe) venne posto sotto il controllo di Ottone I Del Carretto, uno dei due figli di Enrico I il Guercio, capostipite della nobile famiglia. Ottone I si ritirò nei suoi possedimenti montani: Cairo divenne la capitale del feudo e Ottone I assunse il titolo di Marchese Del Carretto dal nome dell'omonima frazione Carretto situata a pochi chilometri da Cairo. Il castello venne costruito in posizione dominante sul Borgo e sulla strada Magistra Langarum, fondamentale via di comunicazione per il commercio, che conduceva a Cortemilia, Alba e Asti. Per consolidare il proprio potere Ottone cedette nel 1214 le sue terre a Genova da cui ricevette ufficialmente l'investitura.
Il castello conobbe così un periodo di grande splendore: nel 1268 Corradino di Svevia, imparentato con i Del Carretto, si fermò a Cairo mentre dalla vicina Provenza affluivano numerosi menestrelli e trovatori tra cui Faiquet de Romans e Peire de la Mula; anche il famoso poeta provenzale Rambaldo, che Dante cita nel Purgatorio con nome di Arnaldo, allietò Ottone e la sua corte. Narra una leggenda che nel 1213 Francesco d'Assisi si fermò a Cairo durante il suo viaggio in Spagna e fu ospite di Ottone I: il santo guarì la figlia sordomuta del Marchese che volle sdebitarsi iniziando la costruzione del convento di San Francesco dove i Marchesi Del Carretto ebbero diritto di sepoltura. Manfredo IV di Saluzzo acquisì nel 1322 il feudo che passò successivamente agli Scarampi, famiglia astigiana, che trasformarono il castello nella loro residenza. Nel XVII secolo il castello venne distrutto durante le guerre dei Savoia che coinvolsero i Gonzaga, divenuti Duchi del Monferrato, la Francia, la Repubblica di Genova e la Spagna che aveva esteso i suoi domini in Val Bormida dopo aver acquisito il Marchesato del Finale dall'ultimo discendente della famiglia Del Carretto, Andrea Sforza. Nel 1625 Amedeo I di Savoia occupò Cairo danneggiando sia il Borgo che il castello. Sulla città ed il castello piovver bel 144 cannonate. Quell’anno il borgo e la sua popolazione subirono un terribile saccheggio. Nel 1627 l’esercito sabaudo attaccò e bombardò nuovamente la città di Cairo, il cui castello fu ridotto ad un rudere da un nuovo bombardamento. Dopo la distruzione del castello gli Scarampi si trasferirono nel palazzo che prese il nome da questa famiglia e che oggi è sede della biblioteca civica. Il castello conserva su tre lati le mura. L’alta torre ad angolo bugnata è diroccata anch’essa su un lato. Risale al duecento e probabilmente era punto di osservazione e di comunicazione con i castelli vicini. Dal castello del Carretto si possono vedere, infatti, i castelli di Rocchetta, Cairo e Dego.

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