lunedì 21 marzo 2011

Il castello di lunedì 21 marzo



FERRAZZANO (CB) - Castello Carafa

Di origine normanna, sorge sul lato sud-occidentale del paese, in una posizione, che consente di dominare una vasta area di territorio e di ammirare un magnifico paesaggio. Il castello e’ stato testimone di vicissitudini personali e private che hanno nutrito leggende e racconti serbati con cura nella memoria popolare. Ha una pianta a forma poligonale irregolare e le sue mura perimetrali sono state costruite adattandole alle caratteristiche morfologiche del luogo. Per accedervi si percorre un ponte stabile, che sostituisce l'antico ponte levatoio. Non essendoci documenti anteriori al 1400, non si hanno nemmeno notizie sul castello medioevale. A seguito del terremoto del 1456 l'antica fortezza venne distrutta e nella stessa posizione venne ricostruito il castello, come si può apprendere dall'epigrafe posta sul portale d'ingresso, per opera di Geronimo Carafa tra il 1494 e il 1506, rifacendosi ai canoni aragonesi. L'aspetto di questo nuovo castello, divenuto residenza signorile, corrispondeva a grandi linee a ciò che è visibile oggi. Sul portale di ingresso è ben visibile un balconcino, ai lati si trovano due finestre di differente grandezza. Il portale termina in un arco a tutto sesto, al di sopra del quale è ben visibile la suddetta epigrafe, ai cui lati si trovano due sottili colonnine ugualmente di pietra. Il castello presenta, sui due lati, due torrioni di forma circolare e di differente grandezza, chiaro riferimento all'architettura medievale militare. Entrambi i torrioni hanno delle finestre e quello più grande conserva ancora la porticina di accesso. Oltre ai torrioni si notano anche due piccole torri squadrate, sul lato sud - ovest. Il cortile fungeva da raccordo per le stanze del piano terra, adibite a magazzini e scuderia, e ospitava la cisterna per la raccolta delle acque. Il pianterreno era destinato ai servizi mentre una scala guidava al piano superiore, destinato alla residenza del signore. Scipione De Curtis nel 1619 si impegno’ per realizzare delle opere di potenziamento dei torrioni nonchè finanzio' le ristrutturazioni successive alle rivolte popolari del 1646 e del 1713. Non meno importanti sono i lavori ordinati nel 1864 dalla proprietaria dell'epoca, donna Amalia Petitti; fu riempito il fossato e sostituito il ponte levatoio con uno fisso e, in particolare, ci fu la sistemazione del cortile e di alcuni ambienti chiusi, tra cui il grande salone. Il castello oggi e’ nelle mani dei privati. Con un decreto del ministero dei beni culturali ed ambientali del 21 marzo del 1981 il castello Carafa e’ stato dichiarato di interesse particolarmente rilevante ai sensi della legge 1089 dell1/06/1939.

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