venerdì 13 ottobre 2017

Il castello di venerdì 13 ottobre






ALTOMONTE (CS) - Castello di Serragiumenta

Immerso in un incantevole scenario tra ulivi secolari, dominante un'amena vallata, il castello di Serragiumenta sorge al centro dell’omonima azienda agricola, nel cuore delle colline della campagna calabrese. La sua posizione fu sicuramente strategica: è infatti ai piedi del Pollino, ma anche ai margini della pianura di Sibari, fino a scorgere il mar Jonio. La Storia della contrada e del Castello è legata alla Famiglia Sangineto, che regnò dai primi del 1300 fino al 1381, anno in cui ebbe inizio il dominio, durato quattro secoli, di un’altra grande famiglia: i Sanseverino. Il Conte Filippo di Sangineto, detto allora con nome arabo Brahalla, per motivi di carattere militare ed economico decise di istituire 12 suffeudi nel suo feudo. Ogni suffeudo era costituito da un'apprezzabile estensione del territorio di cui il suffeudatario aveva la gestione e l'usufrutto, non la proprietà; per il che pagava al titolare del feudo una tassa chiamata adoha che Filippo Sangineto mutò ben presto da pecuniaria in servizi idonei a ricacciare eventuali attacchi nemici, ogni volta che il campanone di Santa Maria della Consolazione, suonando a distesa, chiamasse a raccolta i militi, sia a cavallo che appiedati, a convergere sul posto per affrontare il nemico. Ciò risultò molto positivo, perchè, tranquillizzando la popolazione rurale, indusse i suffeudatari a realizzare nel proprio territorio una dignitosa residenza per sè e abitazioni in muratura per i familiari che vi risiedevano, ma anche strutture solide per il ricovero degli animali, depositi per la derrate e non ultimo un adeguato edificio sacro per il culto. Ogni suffeudo forniva a tutti gli altri i suoi prodotti migliorando ,così, l'asfittica economia curtense medievale. Il suffeudo di Serra della Giumenta, fu un ottimo luogo per l’allevamento dei cavalli di buona razza, fu assegnato, prima a Ruggero di Policastrello, uomo di fiducia del Conte Filippo di Sangineto e successivamente al X Conte di Altomonte, Pietro Antonio Sanseverino (1501 – 1559) che in tale territorio, Serra della Giumenta, durante la sua reggenza ha fatto costruire il Castello, sua residenza estiva e di caccia. I Sanseverino, inoltre, resero più dignitosa la cappella antistante, dove la domenica affluivano anche i lavoratori della zona. La costruzione del Castello di Serra della Giumenta risale, quindi, alla prima metà del XVI secolo. (N. Provenzano, I Sanseverino Conti di Altomonte, p. 47). Nel 1570, Silvio Campolongo, già Montiere maggiore del Principe di Bisignano, acquistò, da esso Principe, i suffeudi di Serragiumenta e il casale di Acquaformosa, per ducati 14.000, passati successivamente in eredità a Muzio, suo figlio, barone di Acquaformosa, ammiratore e protettore di Tommaso Campanella in quell'anno 1589 in cui il filosofo domenicano di Stilo dimorò in Altomonte. Il Castello risulta citato negli Statuti di Altomonte del 29 novembre 1602 e rilevato nel Catasto Murattiano come casa di 10ma categoria. Nel 1618 il feudo passò a Orazio, figlio di Muzio. Nel 1668 il feudo fu sequestrato e venduto all'asta al dott.Gennaro Matteo, per ducati 4584. Nel 1730 ritroviamo il possesso dei Sanseverino, come si evince dalla Platea dei beni spettanti all'abate Francesco Sanseverino. In una mappa dell’800 vengono riportati oltre al Castello una Chiesetta, con un altare barocco, una stalla (oggi la Voliera) ed altri piccoli edifici annessi. Il Castello nel 1947 è stato acquistato, insieme ai terreni agricoli circostanti, da Federico Bilotti che si occupò di un primo recupero della struttura, adibita ad abitazione privata, e del rilancio delle produzioni agricole assenti nella zona, cosa che gli è valsa numerosi riconoscimenti e premi. La struttura del Castello, perfettamente restaurato, è rimasta a oggi inalterata. Gli interni, salone dopo salone, svelano l’atmosfera e il gusto sobrio delle dimore di campagna dell’epoca. Il Castello di Serragiumenta, dotato di 11 camere molto accoglienti, confortevoli ed arredate nel rispetto della storia è ideale per piccoli ed esclusivi eventi, giornate di studio, convegni, meeting, presentazioni e riunioni. La facciata esterna presenta, lateralmente, due torri cilindriche merlate; due scale simmetriche portano al loggiato esterno. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=wMaQ2OLOS_Q e https://www.youtube.com/watch?v=KnMsiiymOzc (video di Ph Workinggroup), http://www.icastelli.it/it/calabria/cosenza/altomonte/castello-di-serragiumenta.

Fonti: http://www.serragiumenta.it/, http://iluoghidelcuore.it/luoghi/altomonte/il-castello-di-serragiumenta/16360

Foto: la prima è presa da http://www.diacconfagricolturadonna.it/dettagli_azienda.php?par=azienda&id_azienda=17, la seconda è presa da http://www.serragiumenta.it/wp-content/uploads/2015/12/luogo.jpg

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