domenica 21 novembre 2010

Il castello di domenica 21 novembre



VAIRANO PATENORA (CE) - Castello d'Avalos

La sua esistenza è documentata dall'epoca del sovrano normanno Guglielmo II (circa 1188), ma probabilmente è ancora precedente. Nel 1193 il castello, difeso da Ruggero di Chieti, seppe resistere e scoraggiare definitivamente le offensive dell'esercito combinato di Enrico VI e di Roffredo dell'Isola. Nel 1229 fu visitato dall'imperatore Federico II, il 24 maggio 1272 dal re Carlo I d'Angiò e successivamente (1271-1276) dal papa Gregorio X. Successivamente vi soggiornò anche Carlo II detto lo Zoppo. Nel 1437 Vairano venne saccheggiato dall'esercito del Patriarca Vitellesco mandato dal papa Eugenio VI. Durante la lotta tra Ferrante I d'Aragona, Re di Napoli, e il pretendente al trono Giovanni d'Angiò, il castello di Vairano, fedele al sovrano aragonese, agli inizi di febbraio del 1460 fu assediato dalle truppe angioine, ma, come nel 1193 riuscì a resistere all'assedio. Nel 1461 i casali e il castello conobbero la furia distruttrice dell'esercito di Marino Marzano che lasciò Vairano, secondo le cronache dell'epoca, “depopulata et dehabitata”.
Tra il 1491 e il 1503 il Castello fu completamente ristrutturato ad opera del feudatario Innico II d'Avalos. Nel 1590 per la somma di 41020 ducati, Vairano fu acquistato dal barone Antonio Mormile di Frignano e rimase nelle mani della sua famiglia fino all'abolizione del feudalesimo (1806). L'ultimo barone di Vairano fu Michele Mormile, morto il 3 maggio 1820.
La fortezza è composta da 4 torri, di cui la più massiccia è detta torre “mastra”. L'interno è ormai completamente diruto, però ancora sono visibili la suddivisione dei piani, le cucine, le carceri e l'antica cisterna.
Su Facebook vi è un gruppo intitolato "Salviamo il Castello di Vairano Patenora", che fa pensare come la costruzione oggi assai degradata rischi di scomparire se non verranno al più presto sostenute delle opere di restaturo e messa in sicurezza del grandioso edificio.

Nessun commento: