Le prime notazioni storiche riguardo all'esistenza di una torre d'avvistamento le abbiamo nei Commentari Istorici di Monaldo Monaldeschi della Cervara, che parla di una torre fortificata trasformata in castello durante il regno longobardo di Re Desiderio (VIII secolo). E proprio la famiglia dei Monaldeschi prima, e il suo ramo della Cervara poi, furoo signori del castello e proprietari di molte delle terre intorno, dal 1200 al 1700. A Sforza Monaldeschi della Cervara (+ 1584), famoso uomo d'armi, si deve l'iniziativa di trasformare l'antica struttura fortificata ed elegante residenza di campagna sul modello rinascimentale. Gli artefici ingaggiati erano gli stessi che lavoravano anche nella cattedrale di Orvieto e nel palazzo Monaldeschi della città, Ippolito Scalza per le opere di scultura e architettura e Cesare Nebbia e la sua bottega per la decorazione pittorica. Il castello passò, per via ereditaria, ai marchesi Bourbon del Monte in seguito al matrimonio di Gia' Mattia del Monte con Anna Maria Monaldeschi, nella seconda metà del Seicento. Il borgo di Torre Alfina, nel frattempo, intorno alla metà del '400 aveva raggiunto una certa autonomia amministrativa costituendosi in comune rurale dipendente da Orvieto. La rivoluzione francese lasciò il segno anche sul piccolo comune che, nel 1809, con il riassetto territoriale fu assegnato al circondario di Todi e al cantone di Acquapendente e poco dopo, a causa del calo demografico (contava solo 300 abitanti), fu addirittura soppresso e il suo territorio aggregato al comune di Acquapendente. L'assetto amministrativo deciso dai francesi venne confermato anche dal nuovo Regno d'Italia, facendo diventare Torre Alfina una frazione del comune di Acquapendente. Durante la spedizione garibaldina nell'agro romano, del 1867, il generale Giovanni Acerbi la scelse come suo quartier generale, in virtù della sua posizione geografica favorevole, da dove proclamò la prodittatura. Il castello e la sua tenuta rimasero proprietà dei Bourbon del Monte fino al 1880 circa quando furono acquistati da un ricco banchiere ebreo belga, Edoardo Cahen d'Anvers (1832-1894), che, già conte (titolo ereditato dal padre Giuseppe Mayer, già nobilitato da Vittorio Emanuele II per ringraziarlo di essere stato l'unico banchiere europeo a finanziare il Risorgimento), fu nominato marchese nel 1885 da Umberto I e si fregiò del titolo di Marchese di Torre Alfina, dando il via alla ristrutturazione del palazzo come oggi appare, secondo il progetto affidato all'architetto senese Giuseppe Partini. A Edoardo successe Teofilo Rodolfo Cahen, che continuò l'opera di ristrutturazione. Passato di mano per eredità nel 1959, il castello fu acquistato da Alfredo Baroli, passando poi a Luciano Gaucci. In seguito al fallimento del Perugia Calcio, il Castello è stato pignorato e messo all'asta. Oggi una parte del Castello è proprietà privata e viene usata per matrimoni e altri eventi. Un’altra parte invece è visitabile e si possono ammirare le splendide decorazioni interne e l’arrendo tipico del rinascimento. Affreschi, stucchi, quadri, arazzi e statue concorrono a donare alla visita momenti di rara suggestione. Tutto il maniero colpisce per la compattezza ed eleganza e la sua spiccata merlatura, con le quattro torri e le alte mura in pietra grigio scuro. Addossato al castello è stato realizzato un palazzo nobiliare, dimora dei vari signori succedutesi nel tempo. Altri link suggeriti: prima di tutto https://www.castellotorrealfina.it/, ma anche https://www.acquapendente.online/castello-borgo-torre-alfina/, https://www.youtube.com/watch?v=91PljGN2bW4 (video di videodiary), https://www.youtube.com/watch?v=lh_8091urJI (video di Alessio Axel Florio), https://www.youtube.com/watch?v=ki4tGT7BwQA (video di Luca Malagigi), https://www.youtube.com/watch?v=7tlU0rh7USo (video di Viaggi e Volti Travels)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_Alfina, https://www.lazionascosto.it/castelli-fortezze-rocche-da-visitare-nel-lazio/castello-di-torre-alfina/, https://www.prolocoacquapendente.it/acquapendente/castello-di-torre-alfina/
Foto: la prima è presa da https://museodellacitta.eu/il-borgo-e-il-castello-di-torre-alfina/, la seconda è una cartolina della mia collezione
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