lunedì 22 novembre 2010

Il castello di lunedì 22 novembre



VIESTE (FG) - Castello di Federico II di Svevia

La prima edificazione di un primo castello a Vieste avvenne nel XI secolo, quando il conte Roberto Drengot iniziò l’opera di fortificazione della città, costruendo le mura e un castello con corpo quadrato e torri cilindriche nel punto più alto del roccione su cui è costruito il vecchio nucleo cittadino. Durante le lotte tra il Papato e Federico II nel 1240, il castello e la città di Vieste subirono numerosi danni ad opera dei Veneziani. In seguito a questo accadimento, nel 1242 Federico II decise di ricostruire il castello (comunemente chiamato, impropriamente “Castello Svevo”), all’interno di un progetto di fortificazione costiera che annoverava numerosi castelli lungo la sponda adriatica. La tradizione vuole che l’imperatore Federico II abbia soggiornato a Vieste almeno in due occasioni, nel 1240 e il 20 gennaio 1250, già molto se si considera che alcune tra le costruzioni da lui fatte edificare non ebbero mai l’onore di ospitarlo tra le loro mura. Il castello venne in seguito ampiamente utilizzato in epoca angioina ma la sua conformazione attuale si deve ad interventi spagnoli (e in particolare di don Parafan de Alcalà) attuati tra 1535 e 1559, durante i quali i resti della fortificazione sveva vennero inglobati e trasformati fino a perderne qualsiasi evidenza. Nel Cinquecento, infatti, il Castello di Vieste subì diversi assalti da parte dei saraceni, tra cui quello di Acmet Pascià nel settembre del 1480 e di Dragut Rais nel luglio del 1554. Venne riedificato, inglobando l’originale configurazione medievale, nel 1559 per ordine di Pedro Afan de Ribera, vicerè del Regno di Napoli, che lo dotò anche di artiglieria e munizioni, nell’ambito di in un progetto di fortificazione costiera che fece nascere anche le torri d’avvistamento, dandogli l’aspetto attuale con pianta triangolare corredata negli spigoli nord, est e ovest di tre bastioni cinquecenteschi, a punta di lancia che nascondono quelli più antichi a forma circolare. A sud invece vi erano una torre più piccola, una cappella e una serie di abitazioni che crollarono in mare nel 1646, in seguito ad un devastante terremoto. Dal castello si diramavano le mura di cinta, intervallate da porte d’accesso e da robusti barbacani, di cui i resti sono visibili ancora oggi, come nel caso della “Porta ad alt”, in prossimità della Cattedrale. Il Castello di Vieste è stato sempre abitato dalle truppe a difesa della città, al cui comando c’era il governatore, fino al 1840. L’autorità di questa figura si estendeva fino alla parte più a nord dell’Adriatico del Regno di Napoli. Sotto il regno d’Italia il castello venne danneggiato dai colpi di cannone del cacciatorpediniere austriaco Lika all’alba del 24 maggio 1915, dopo dichiarazione di guerra all’Austria. Successivamente lo stesso cacciatorpediniere, insieme all'incrociatore Helgoland e i caccia Csepel e Tatra, rivolse i cannoni contro il cacciatorpediniere Turbine, accorso in aiuto di Vieste, affondandolo a poche miglia dalla città. In epoca più recente è stato oggetto di vari interventi di restauro da parte della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici della Puglia. All’interno del castello di Vieste possiamo trovare vari ambienti: un giardino; un piccolo anfiteatro dove durante la bella stagione si svolgono incontri culturali e sociali organizzati dal comune di Vieste o dalle tante associazioni locali; una sala riunioni un tempo adibita a sala delle armi le cui pareti mostrano la natura militare del castello poiché presenta delle feritoie da cui si poteva perlustrare il mare verso nord e verso sud in lontananza e all’interno delle quali si sistemavano le cannoniere; un sotterraneo, oggi ristrutturato, che in estate viene adibito a locale per mostre fotografiche ed altro; ed altre stanze più o meno visitabili. Ma il fiore all’occhiello è senza dubbio la balconata a strapiombo sul mare, dalla quale si può ammirare tutta la spiaggia del Lungomare Enrico Mattei (oltre 5 km) ed in primo piano in famoso Pizzomunno, monolita simbolo della cittadina, su cui si fantastica da tempo una leggenda. Poco prima di raggiungere la balconata panoramica, però, si può notare una piccola scalinata che un tempo permetteva l’evacuazione dal castello in caso di attacco nemico. Queste scale, infatti, conducevano ad una stradina a strapiombo sul mare, che consentiva di raggiungere la spiaggia del castello, ovvero la spiaggia del lungomare, e dunque garantire la salvezza agli abitanti. Oggi questa stradina è quasi totalmente scomparsa poiché l’erosione delle rocce ha portato alla caduta di molti costoni e con questi anche dello storico passaggio. Attualmente la struttura è sede di un distaccamento della Marina Militare e di un osservatorio dell'Aeronautica per le previsioni del tempo. Altri locali del castello sono da anni in fase di ristrutturazione. Nel passato non troppo remoto, circa 50 anni fa, il castello di Vieste era abitato da alcune famiglie per concessione della Marina Militare. Bellissima la vista del mare che si gode dal belvedere del Castello e bellissima anche l’ immagine del Castello vista dal mare. Altri link suggeriti: https://www.retegargano.it/2021/12/11/vieste-il-castello-racconta/, https://www.youtube.com/watch?v=FRNa_ci5MSA (video di Immediato TV), https://www.youtube.com/watch?v=SdxCjqHFhBQ (video di m15alien)

Fonti: https://www.turismovieste.it/il-castello-svevo-%E2%98%85%E2%98%85/, https://www.vieste.it/castello/, https://www.ingargano.com/da-visitare-a-vieste/castello-svevo-di-vieste.html

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è presa da https://www.vieste.it/castello/

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