Sala Baganza (PR) - Rocca Sanvitale-Farnese
Si tratta di una costruzione, un tempo molto imponente, a torri angolari quadrate, con dongione centrale. Attualmente la Rocca ha l’aspetto di un lungo parallelepipedo sezionato da tre piani e delimitato agli estremi dai resti di due torrioni. Ciò che ancora si erge oggi è solo un’ala dell’edificio originario, ricostruito per volere di Gilberto II nel 1477 dietro il consenso del Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza. Nei secoli successivi appartenne alle importanti famiglie nobiliari dei Sanvitale, ai quali deve il suo periodo di maggiore splendore ed importanza, e dei Farnese, durante il cui feudo si arricchì di un piano nobile con stupendi cicli di affreschi e decorazioni pittoriche. Nel 1630 divenne luogo di convalescenza alla scampata epidemia di peste e nel 1676 residenza estiva del Collegio dei Nobili di Parma. Il trasferimento della residenza Farnese a Colorno coincise con l'inizio del declino per la rocca, che raggiunse il suo culmine con l'opera distruttiva di Michele Varron, tenente che nel 1804 ebbe in dono l'intera struttura da Napoleone.
In questo periodo vennero abbattute alcune ali del castello, che assunse così le forme tuttora visibili; rimase di proprietà privatA fino al 1987, anno in cui il Comune si appropriò dell'ala nord, la parte cinquecentesca, intraprendendo un'opera di restauro che si è da poco conclusa. Ad ovest della Rocca si estende la “Cortaccia”, un’ampia corte quadrangolare dove erano dislocate le scuderie ed i bassi servizi. E' da poco aperta al pubblico e disponibile per l'organizzazione di mostre, convegni, iniziative varie.
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