PALAZZO DUCALE ROSPIGLIOSI DI ZAGAROLO (RM)
Sorge sul sito del vecchio castello medievale, di incerte origini, ma di cui si parla sin dai primissimi anni del XII sec. Roccaforte dei Colonna, il castello ne seguì per molti secoli le alterne e spesso sanguinose vicende, trovandosi al centro delle lotte tra la nobile famiglia romana ed il Papato e subendo numerosi assedi e distruzioni: nel 1297 ad opera di Bonifacio VIII e nel 1400 durante la guerra contro Bonifacio IX. Alternando periodi di relativa tranquillità ad altri più travagliati, tra i quali l'ultimo assedio, subito nel 1528, il castello giunse alla metà del XVI sec. quando i Colonna entrarono in rapporti finalmente positivi con la Santa Sede. Nel 1569 grazie ai servigi resi alla Chiesa da Pompeo Colonna, papa San Pio V eresse la terra di Zagarolo a ducato. In seguito cominciarono i lavori di rinnovamento del castello, iniziando così la sua trasformazione in palazzo con funzioni esclusivamente residenziali, caratterizzato dalle due grandi ali che si aprono verso la piazza di Corte, dalle ampie sale affrescate e dal giardino pensile.
Il Palazzo conserva prestigiosi affreschi testimonianza dei pittori manieristi che ci hanno lavorato nel tardo cinquecento (XVI secolo).
In questo castello Caravaggio fu attivo e vi creò vari capolavori come La Maddalena ed I Discepoli di Emmaus. Il poeta Vittorio Alfieri recitò più volte le sue opere all'interno del teatro del Castello. Dopo i Colonna, il Palazzo divenne proprietà del cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di papa Gregorio XVI, che portò a termine i lavori di ampliamento e arricchì ulteriormente il palazzo portandovi parte delle sue collezioni d'arte. Alla sua morte gli successe suo fratello Niccolo ed a questi suo figlio che vendette il ducato al principe Giovan Battista Rospigliosi.
Per tutto il Settecento il palazzo fu al centro della vita mondana dei Rospigliosi-Pallavicini che lo arricchirono di nuove decorazioni e di oggetti preziosi.
A partire dagli inizi del XIX sec. il palazzo si avviò verso un lento ma incessante declino che raggiunse il suo culmine con la sottrazione di gran parte degli arredi e dei quadri (anni 1931-32) e con le tristi vicende della II Guerra Mondiale, quando venne trasformato in ospedale militare tedesco ed adibito al ricovero di numerosi sfollati provenienti da varie parti d'Italia. Restaurato in alcune sale negli anni cinquanta, nel 1979 il palazzo venne infine venduto dalla principessa Elvina Pallavicini al Comune di Zagarolo che ne è l'attuale proprietario. Da alcuni anni è sede del Museo del Giocattolo, oltre che luogo di convegni culturali, mostre, biblioteche e sedi amministrative. Informazioni prese dal sito www.istituzionepalazzorospigliosi.it
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