ORIA (BR) - IL CASTELLO SVEVO
L'imponente maniero, che occupa l'altura dell'acropoli messapica e domina la città in fortissima posizione difensiva, fu realizzato tra il 1225 e il 1233 per ordine dell’imperatore Federico II. La sua forma, di un triangolo isoscele con base a sud e vertice a nord, a molti storici ha richiamato quella di un “vascello natante nell'aria”. In realtà, più che un castello, quello di Oria ha tutta l'aria di un recinto fortificato, il cui nucleo più antico è individuabile nel massiccio torrione quadrangolare a sud-ovest, detto anche “del Maschio” o “del Becco”, costruito in forma di dongione probabilmente nel periodo svevo. Sono tuttavia evidenti i segni di rimaneggiamento ed adattamento alle nuove tecniche difensive operati in epoca rinascimentale con l'inserimento di cannoniere e feritoie. Altre torri si trovano sul lato meridionale, le cilindriche dette “del Salto” e “del Cavaliere” di epoca angioina, e alla punta settentrionale, la torre quadrata detta “dello Sperone”, simile alla prua di una nave e dalla quale è possibile ammirare un paesaggio magnifico. All'interno del recinto, ove si trova una vastissima piazza d'armi che poteva contenere fino a 5000 soldati, gli unici ambienti coperti esistenti sono caserme, magazzini e l'alloggio per il feudatario che, insieme ad una serie di capienti cisterne, testimoniano la natura prettamente indirizzata alla difesa della costruzione, oggetto in passato di numerosi prolungati assedi. Il castello è stato dimora di principi, cavalieri, marchesi e baroni, oltre che meta di studiosi provenienti da tutto il mondo. Restaurato più volte, sia prima che dopo la rovinosa tromba d'aria del 1897, è divenuto proprietà dal 1933 dei conti Martini Carissimo che ne hanno curato la successiva ristrutturazione. Oggi è monumento nazionale e oltre ad ospitare il Municipio, le sue sale espongono una ricca collezione di oggetti risalenti all’età romana e al Medioevo.
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