giovedì 24 marzo 2011

Il castello di giovedì 24 marzo



CIRIGLIANO (MT) - Castello Baronale Formica

Si erge nel cuore del centro storico di Cirigliano. Fu costruito nel 1593, sui resti di una precedente struttura di epoca tardo bizantina. Nonostante i rimaneggiamenti subiti, l’ultimo dei quali risalente al 1842, la struttura odierna ha conservato l’impianto originario. Particolarmente interessante è la torre ovale, presente all’interno della corte del castello, che con la sua pianta ellittica è uno dei pochi esempi esistenti e visibili in Europa. Fu realizzata con tale tecnica costruttiva su progetto dell’architetto Pietro D’Angicourt. Sono da rimarcare anche gli altorilievi che adornano i beccatelli dei due balconcini che si affacciano sulla piazza. Annessa al castello è la Cappella dell’Addolorata nella quale si conserva qualche dipinto di un certo pregio, tra cui un S. Filippo della scuola del pittore napoletano Salvatore Rosa e una Pietà del seicento incastonata in un tempiato di legno decorato. Il castello appartenne ai Coppola, che lo acquistarono per 13.000 ducati dalla famiglia Iannellis nel 1595, e fu acquistato in epoca post-medioevale (1750) dai baroni Formica, che ne conservano ancora oggi la proprietà. A tal riguardo sulla facciata si legge la seguente iscrizione ”Questo vecchio castello che una col titolo di baronia Francesco Formica il primo tenne nel MDXCIII i fratelli Filippo Angiolo e Giuseppe discendenti di lui soppresso i segni della feudale giurisdizione a miglior forma ridussero nel MDCCCXLII”. Esiste una storia, raccolta presso alcuni pastori, la quale racconta di un fatto di sangue avvenuto nell'antica torre. Il signore del castello aveva due bambini, fratelli, che crebbero d’amore e d’accordo per moltissimi anni. Per lungo tempo il signore ebbe ad accudire ed educare i figli, quando uno di questi si macchiò di un delitto efferato: si era invaghito di una fanciulla del paese, l’aveva rapita ed uccisa in un raptus, ma non volle raccontare nulla al padre. Un giorno, dopo alcuni mesi, venne a bussare alla porta del castello un’antica amante del feudatario di Cirigliano che gli raccontò tutto dell’accaduto, visto che in paese le voci volano come il vento e non hanno muri od ostacoli. L’amante del feudatario confessò, inoltre, che quello scellerato era suo figlio: "Tua moglie, pace all’anima sua, mi chiese di scambiare due neonati per non farti dispiacere: così la fanciulla nata da lei l’ho presa io, mentre il bimbo mio l’ho dato a te!" Il segreto era così crudo, che il povero feudatario si impiccò proprio nella torre di Cirigliano.

2 commenti:

Unknown ha detto...

I Formica diventarono nel 1750 e non nel 1593, feudatari di Cirigliano, che era uno dei feudi più poveri della Lucania.
Successivamente durante il brigantaggio post unitario nel sud vi erano due tipi di briganti: gli ex Ufficiali Borbonici fedeli alla famiglia reale e le orde di delinquenti che approfittavano dei moti contro i Savoia per effettuare rapine, omicidi e furti.
Il Formica di Cirigliano raccolsero molte migliaia di ducati, che gli vennero consegnate dai briganti fedeli ai borboni durante queste scorribande, con la promessa di rifornire la Casa Reale di stanza a Capua.
Ma improvvisamente i Savoia vinsero e gli ultimi Borbne lasciarono il regno.
Dopo qualche tempo, i Formica improvvisamente acquistarono molte proprietà terriere in agro di Stigliano ove avevano anche edificato un bel palazzo sui ruderi del castello Colonna di Stigliano che fecero definitivamente abbattere, alcuni resti dell'antico Castello Colonna sono ancora presenti nel palazzo formica a Stigliano.
L'ultimo Barone Formica ebbe nove figli da tre donne diverse che litigarono tra loro per il patrimonio che fu smembrato: il vero barone Formica ereditò il Castello di Cirigliano, ancora di proprietà della famiglia.

Unknown ha detto...

Non era facile far entrare un tal numero di sciocchezze in così poco spazio, ma il sig. Lopez ci e' riuscito, onore al merito. Per il resto lo invito -e diffido- a rimuovere questo contenuto diffamatorio del buon nome dei Formica di Cirigliano, formato da un coacervo di inesattezze e volgari invenzioni senza uno straccio di documento a loro supporto. Diversamente mi vedrò costretto ad adire le vie legali . Cordiali saluti. Fabrizio Formica di Cirigliano.