VEJANO (VT) – Rocca dei Borgia-Santacroce
Si ha notizia di prime fortificazioni erette nell’VIII secolo, periodo in cui il controllo del territorio passò dal ducato romano alla Chiesa. Intorno al XIV secolo divenne feudo degli Anguillara ai quali si deve l’edificazione di una prima rocca a controllo della strada che giunge da Bracciano. Nel 1493 venne distrutta da Papa Alessandro VI e riedificata da Onofrio Santacroce nel 1518. La costruzione nelle sue forme attuali riprende i nuovi criteri dell'architettura militare del Cinquecento, voluti dai Borgia. Tra le altre famiglie che ne hanno avuto il possesso nel corso della storia ricordiamo gli Orsini e gli Altieri, a cui si devono alcune trasformazioni tra cui l'innalzamento di un piano di una torre. La rocca è a forma triangolare e munita di tre torrioni a scarpa, i quali, data la loro ampiezza e la continuità che si è venuta a creare fra essi ed il camminamento che corre lungo tutto il perimetro, anticipano il concetto di bastione. Si distingue da altri castelli della Tuscia in quanto le fondamenta sono scavate nel tufo. Il lato della fortezza prospiciente il paese è munito di un fossato di notevole larghezza e di un ponte ancora conservati, mentre l’esposizione verso la campagna ha la sua difesa nei tre torrioni che controllano con la loro disposizione l’intero arco di 180°. Il piano inferiore, la parte più antica, era adibita a stalle e cantine, gendarmeria e prigioni, mentre la parte superiore in muratura era la residenza dei signori di Viano (antico nome di Vejano). Attualmente il castello è di proprietà del Principe Francesco di Napoli Rampolla e alcuni ambienti sono visitabili solo su richiesta.
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