martedì 28 giugno 2011

Il castello di mercoledì 29 giugno



SPOTORNO (SV) – Castello Episcopale

Lontano dall’abitato, su un pendio collinare, si trovano i resti del castello costruito a protezione del borgo dalle invasioni e dalle guerre. Di antica origine, appartenne al Comitato di Noli fino al 1180 quando divenne possesso dei Vescovi di Savona e dei marchesi Del Carretto, i quali nel 1192 rinunciarono ad ogni diritto. Abbattuto agli inizi del XIII secolo e subito ricostruito nel 1218, fu nuovamente distrutto nel 1227 da Noli, alleata con Genova, che invase e saccheggiò il borgo. Riedificato nelle sue forme attuali tra il Duecento e il Trecento, nel 1333 fu acquistato dal Comune di Savona e nella seconda metà del Cinquecento passò al casato dei De Loterio che ne ebbero il possesso sino al 1916. Questi brevi cenni storici possono far ben intendere lo status di centro minore vissuto da Spotorno nei secoli trascorsi, aggredito da levante e ponente da cittadine più grandi e potenti, ceduta come merce di scambio, priva di autonomia. Nel 1933 il castello fu sottoposto a vincolo di tutela dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici. Oggi della fortezza non restano che le rovine dalle quali è possibile ammirare il panorama da un punto di osservazione ottimale. Essa si erge sulla nuda roccia che affiora in più punti. Ha la forma di un grande recinto, grosso modo rettangolare, ed è costruita in muratura mista di pietra e mattoni, con spigoli di pietre squadrate. Sui suoi spigoli spiccano delle guardiole pensili. La cortina di nord-ovest, con base leggermente scarpata, presenta strette feritoie al coronamento, dove correva il camminamento di ronda, in parte ancora praticabile. Evidenze di caditoie si trovano sulla cortina di sud-ovest, sopra la porta di ingresso centrale, e sulla cortina di nord-est davanti alla quale sono rimasti residui delle mura perimetrali del comprensorio; nella parte bassa delle cortine si aprono cannoniere per bocche da fuoco a lunga gittata, di epoca presumibilmente cinquecentesca. All'interno del castello restano tracce delle suddivisioni interne nella parte verso monte, mentre nella metà anteriore doveva esserci una piazza d'armi.

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