giovedì 23 giugno 2011

Il castello di giovedì 23 giugno



CALOPEZZATI (CS) - Castello Giannone

Sorge maestoso nel centro del paese. Evolutosi da un primitivo impianto di rocca bizantina in fortilizio a pianta quadrangolare, con magazzini e depositi per le scorte in caso di assedio durante la dominazione normanna e angioina, si differenziò in castello vero e proprio sotto gli Svevi nel XIII sec. attraverso la costruzione delle mura di cinta con i bastioni lato mare, che diedero al borgo caratteristiche strategiche rimaste inalterate per tutto il periodo feudale. Il Castello fu sottoposto a rimaneggiamenti plurimi, sia per le mutate esigenze difensive che per il processo di evoluzione architettonica voluto dai suoi vari feudatari. Nonostante ciò, ha mantenuto inalterati i segni che caratterizzarono la sua architettura, come la severa volumetria e le quattro torri appena sporgenti sul corpo quadrangolare di base, propri della castellologia Sveva. Ancora esistente ed integro, il primitivo accesso sulla facciata di Nord-est, con la bellissima scala a torre e relativo passaggio mobile, che sintetizza tutta la essenzialità dell'architettura medioevale. A partire dal ‘500 divenne dimora principesca e si ridussero i corpi in altezza, si merlarono le torri, si spostò l'accesso di fronte al borgo, modificando il fossato. Saltuariamente fu abitato da tutti, dai Sanseverino agli Arenante, agli Spinelli, ai Mandatoriccio, ma solo i Sambiase, cosentini, nel ‘700 lo elessero a loro stabile dimora, lasciandovi testimonianza della loro liberalità e della loro cultura con l’impronta del secolo. Bellissima la biblioteca di raffinata fattura tarda barocca, degni di nota la bifora quattrocentesca collocata in una delle finestre del Salone sul cortile interno, alcuni soffitti intarsiati, camini monumentali, un cancelletto in ferro battuto al termine dello scalone, di delicata lavorazione ed altri episodi scultorei e decorativi. Lo posseggono oggi i Giannone di Acri, artefici alla fine degli anni ’30 di un colto restauro che lo ha sottratto al degrado, rendendolo uno dei castelli più suggestivi e ben conservati del Meridione.

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