lunedì 18 settembre 2017

Il castello di lunedì 18 settembre






ERBA (CO) - Castello di Pomerio

Il Castello di Pomerio conserva l'antica posizione sul tracciato di quella che è stata un'importante strada romana della "Gallia Cisalpina" che collegava tra loro Como, Lecco, Bergamo e Brescia. Il dominio romano aveva offerto protezione alle correnti migratorie dal settentrione, ma dal terzo secolo in poi i "barbari" si affacciarono alle frontiere. Nel 568 d.C. ci fu l'invasione dei Longobardi, nell'Insubria, che da allora divenne Longobardia o Lombardia. Nel 774 d.C. ultimo re dei Longobardi fu Desiderio, sconfitto da Carlo Magno, re dei Franchi che dominarono fino all'888 d.C. quando la corona di Italia toccò a Berengario I, duca del Friuli: le guerre chiamarono in Italia Ottone I re di Germania (951 d.C.), eletto successivamente imperatore. Il dominio degli imperatori tedeschi durò fino al 1268. Si consolidò il sistema feudale, sorto ai tempi dei Longobardi e approvato da Carlo Magno. Alcuni documenti parlano di una fortezza che, parrebbe essere proprio il Castello di Pomerio, il figlio di Carlo Magno utilizzò come sua base militare. A segnare la storia di Pomerio e del suo castello fu la battaglia di Carcano nel 1160 contro il Barbarossa di cui ogni anno si festeggia la la rievocazione storica. I castelli di Pomerio e Casiglio appartennero alla locale famiglia dei Parravicini, i quali erano anche proprietari di molti altri edifici tra cui chiese e cappelle ancora oggi presenti nell'erbese. La costruzione del castello di Pomerio risale al XI-XII secolo (ad opera della famiglia dei Parravicini) ed è il tipico castello medievale. Fu ricostruito nel 1300 ed appartenne dapprima ai Carpani, successivamente ai Visconti; attualmente è di proprietà del comune di Erba. L'edificio è caratterizzato da splendide bifore e da una torre lombarda. L'ingresso, che dà sulla strada che porta ad Albavilla, è sicuramente la parte più antica del castello. Durante i lavori di ristrutturazione, sono stati rinvenuti moltissimi reperti tra cui affreschi sacri (risalenti alla fine del 1300) oltre agli stemmi delle famiglie Carpani e Parravicini, ma anche vasi e piatti di ceramica finemente decorati. Oltre a ciò ci piace ricordare che: "solo le città con un pomerium potevano essere definite Urbes e quindi entità consacrata agli dei. Le fortezze lungo le Mura o sui tracciati di collegamento svolgevano funzione di ristoro e di ospitalità ai viandanti ed il Castello di Pomerio vuole esserlo tutt'ora". In epoche più recenti tra il Settecento e l'Ottocento, il Castello è stato trasformato in filanda dai nobili Corti, titolari di una prestigiosa fileria serica. Al centro della Corte d'Onore echeggiano infatti due splendidi gelsi secolari a testimonianza di quel periodo storico. La città di Como è stata capitale di tale produzione, riconosciuta in tutto il mondo per il pregio dei filati e della qualità del design. Proprio a Como è possibile visitare il Museo della Seta e il Museo Studio del Tessuto. Altri link suggeriti: https://it-it.facebook.com/CastelloPomerio/, http://www.triangololariano.it/it/castello-pomerio-erba.aspx, https://www.geocaching.com/geocache/GC58A3T_castello-di-pomerio?guid=d91564f4-7995-4ce2-9630-60f5ae3c38fb

Fonti: http://www.castellodipomerio.it/storia.html, testo di Stefano Ripamonti su http://www.altabrianza.org/reportage/icastelli.html

Foto: la prima è presa da https://www.geocaching.com/geocache/GC58A3T_castello-di-pomerio?guid=d91564f4-7995-4ce2-9630-60f5ae3c38fb, la seconda è presa da http://www.castellodipomerio.it/images/bg1.jpg

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