CASTELNUOVO BERARDENGA (SI) - Villa di Aiola
L'attuale villa sorge sui resti dell'omonimo castello, situato al confine
tra i territori di Firenze e Siena e utilizzato come importante baluardo
difensivo fino a quando convissero i due stati. Il castello era stato costruito
in modo da poter ospitare una nutrita guarnigione di soldati. Nel 1554, quando
apparteneva alla famiglia Bellanti di Siena, oppose un'efficace resistenza alle
milizie fiorentine comandate dal marchese di Marignano. Dotato di mura scarpate
alte più di 10 metri, venne difeso da 25 soldati e molti contadini della zona,
rendendone espugnazione assai ardua. Capitolò solo quando ormai era pressoché
indifendibile per i danni causati dalle artiglierie. Solo nel XVII secolo,
decaduta ormai la funzione militare, sulle sue rovine fu costruita una villa
padronale. Nel 1692 infatti è ricordato il podere dell'Aiola negli elenchi
fiscali degli ufficiali delle Collette. Un disegno di Ettore Romagnoli del 1830
mostra la villa nel terrapieno della cinta muraria, con le torri angolari e il
palazzo a due piani, con aperture regolari incorniciate da bugne di pietra; vi
si vede inoltre un perduto avancorpo con una loggia, una terrazza sulla
copertura del primo piano, e una torretta. Le modifiche nelle forme attuali
risalgono al XIX secolo e all'inizio del XX, quando furono demolite le loggette
e la torretta dell'avancorpo. Dell'originale castello resta la piattaforma
della cinta muraria quadrangolare, ben conservata, con quattro torrette
angolari di difesa che interrompevano il camminamento di ronda e dalle quali
venivano sorvegliati i fossati sottostanti, ancora esistenti sul lato sud.
Delle torri sono ben conservate solo quelle gli angoli nord ovest e nord est,
col paramento murario originale, sebbene pesantemente trasformate all'interno
per via del cambio di destinazione. Vi vennero aggiunte aperture e fu
trasformata la copertura, facendo sparire i merli o i ballatoi. Le altre due
torri sono tronche al livello delle mura. Per accedere si deve attraversare un
ponticello in muratura, che un tempo era un ponte levatoio. La villa è
sviluppata su tre livelli, con tetto a padiglione. I paramenti murari, coperti
da intonaco, sono in pietra e mattoni, a testimoniare il reimpiego parziale di
materiale proveniente dall'antico castello. Vi si aprono finestre su tutti i
lati, circondate da cornici in pietra e scandite regolarmente e in simmetria.
Sono rettangolari al primo piano e quadrate al secondo, mentre al primo piano
si aprono vari portali, che portano anche ai locali sottostanti di deposito e
magazzino. Da questi ultimi si dipartono anche alcune gallerie, che collegano
segretamente la villa ad alcuni edifici circostanti e a rifugi nel fondovalle. Dopo
l'avancorpo di entrata, si raggiunge un portale ad arco in comunicazione con un
corridoio coperto da volta a botte e pavimentato in pietra, da cui si accede
agli altri locali. Nell'atrio si trova anche lo scalone in travertino che
conduce ai piani superiori. Al primo piano spiccano il salone centrale, con
travi in legno sostenute da mensole e un grande camino. Da qui si accede alle
camere tramite portali in pietra serena, e lo studiolo appartato, dove si trova
la raccolta di volumi e carteggi. Il complesso si trova immerso in un parco
dotato di alberi ad alto fusto. Nel 1934 la villa fu acquistata da Giovanni Malagodi
(che nel 1953 venne eletto deputato e in seguito senatore per il Partito
Liberale, di cui è stato anche segretario e presidente), che la trasformò in
un'azienda vinicola, che si estende per 36 ettari di vigneti: esso produceva
100mila bottiglie l'anno ed "il 90 per cento è destinato alla produzione
del Chianti classico, che il senatore Malagodi riuscì a far diventare il «vino
della casa» a Palazzo Madama. Particolarità rimasta anche dopo la morte del
senatore, nel 1991". La villa è stata acquistata nel 2012 da un gruppo di
imprenditori russi. Altri link suggeriti: http://www.aiola.net/, https://andreapagliantini.com/2016/07/30/fattoria-de-laiola/.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_di_Aiola
Foto: la prima è presa da http://blablawine.com/wp-content/uploads/2016/03/castello-di-aiola-1.jpg,
la seconda è presa da http://www.radiosienatv.it/dalla-fattoria-aiola-il-primo-ministro-medvedev-non-e-mai-stato-qui/
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