PORNASSIO (IM) - Castello in frazione Villa
Le prime notizie su Pornassio risalgono al XIII secolo quando il feudo fu al
centro di un'aspra contesa territoriale tra il Marchesato di Ceva e il marchese
di Clavesana poiché, entrambi, rivendicavano i rispettivi diritti feudali; la
contesa si concluse pacificamente solamente nel 1310. Nel 1329 l'imperatore Ludovico
IV conferì l'investitura ufficiale del territorio di Pornassio - e degli altri
vicini feudi di Lavina e Cosio di Arroscia - al conte di Ventimiglia Francesco
e ciò provocò la scatenante reazione dei marchesi Del Carretto. Alla nuova
controversia sui domini territoriali dovette intervenire il doge della Repubblica
di Genova Antoniotto Adorno che, nel 1385, prese la decisione di sottoporre
Pornassio al dominio genovese e quindi di cedere il feudo alla famiglia
Scarella, già signori di Garessio. Il territorio fu comunque nei secoli
successivi oggetto di nuove contese tra la stessa repubblica genovese e il Ducato
di Savoia, poiché situato in posizione strategica tra il basso Piemonte e la
costa ligure. Nel 1735 il feudo passò sotto il dominio sabaudo e dal 1815, con
il Congresso di Vienna, fu inserito come altri comuni liguri nel Regno di
Sardegna. Dal 1861 divenne parte integrante del Regno d'Italia. Su un poggio
dominante l'intero paese, si erge il
castello. Anticamente era proprietà dei Conti di Badalucco, di Ventimiglia fin
dal 1192, passando poi ai Genovesi. Nella prima metà del sec. XII Oberto Doria
fu assediato dagli abitanti di Pornassio a causa di un diritto di
"fedrum" imposto ingiustamente da Genova in alleanza con Dolceacqua
(governata appunto da Oberto) nella lotta contro Carlo d'Angiò. Inizialmente l'edificio
doveva, avere pianta quadrangolare allungata in direzione est/ovest. In seguito
ha subito distruzioni e rifacimenti...La primitiva costruzione, demolita nel
1405, sorgeva su di una collinetta che ancora oggi è proprietà dell'attuale
castello. Lungo il perimetro si trovano quattro guardiole semicircolari.
Al cortile interno si accede attraverso un passaggio con volte a botte. A
sinistra la Cappella padronale con tratti di affreschi e rozze decorazioni a
stucco. A sud un'ala cinquecentesca ben conservata con i muri in pietra
regolare e malta. All'interno l'atrio con la scala, una grande cucina, un
salone con soffitto a vela e altre sale. L'ala sud del castello,
cinquecentesca, discretamente conservata nelle strutture esterne, in muratura
di pietra irregolare mista a malta e, negli interni ove si succedono un vano
scala alla genovese, un'ampia cucina, sale con volte a vela e mensole in
ardesia, un vasto salone di rappresentanza. L'edificio non riesce attualmente a
comunicare il carattere e il fascino che doveva avere nei secoli passati, data
la sua suddivisione e relativa differente manutenzione e conservazione, in tre
parti distinte: quella a sud (ora adibita ad abitazione), proprietà degli eredi
dei Marchesi Scarella (famiglia
che
ricevette Pornassio in feudo dal doge di Genova nel lontano 1385), la
parte ovest ancora di proprietà privata, la parte a nord che invece appartiene
alla Provincia di Imperia.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Pornassio, http://www.comunepornassio.info/R714/site/get.asp?v=2684EC&by=104,
http://www.visititaly.it/info/991855-castello-di-pornassio-pornassio.aspx
Foto: la prima è presa da http://www.imperiapost.it/wp-content/uploads/2015/08/castello-pornassio.jpg,
la seconda è di Alessandro Collet su https://www.panoramio.com/photo/111916004
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