martedì 26 settembre 2017

Il castello di martedì 26 settembre




PORNASSIO (IM) - Castello in frazione Villa

Le prime notizie su Pornassio risalgono al XIII secolo quando il feudo fu al centro di un'aspra contesa territoriale tra il Marchesato di Ceva e il marchese di Clavesana poiché, entrambi, rivendicavano i rispettivi diritti feudali; la contesa si concluse pacificamente solamente nel 1310. Nel 1329 l'imperatore Ludovico IV conferì l'investitura ufficiale del territorio di Pornassio - e degli altri vicini feudi di Lavina e Cosio di Arroscia - al conte di Ventimiglia Francesco e ciò provocò la scatenante reazione dei marchesi Del Carretto. Alla nuova controversia sui domini territoriali dovette intervenire il doge della Repubblica di Genova Antoniotto Adorno che, nel 1385, prese la decisione di sottoporre Pornassio al dominio genovese e quindi di cedere il feudo alla famiglia Scarella, già signori di Garessio. Il territorio fu comunque nei secoli successivi oggetto di nuove contese tra la stessa repubblica genovese e il Ducato di Savoia, poiché situato in posizione strategica tra il basso Piemonte e la costa ligure. Nel 1735 il feudo passò sotto il dominio sabaudo e dal 1815, con il Congresso di Vienna, fu inserito come altri comuni liguri nel Regno di Sardegna. Dal 1861 divenne parte integrante del Regno d'Italia. Su un poggio dominante l'intero paese, si erge il castello. Anticamente era proprietà dei Conti di Badalucco, di Ventimiglia fin dal 1192, passando poi ai Genovesi. Nella prima metà del sec. XII Oberto Doria fu assediato dagli abitanti di Pornassio a causa di un diritto di "fedrum" imposto ingiustamente da Genova in alleanza con Dolceacqua (governata appunto da Oberto) nella lotta contro Carlo d'Angiò. Inizialmente l'edificio doveva, avere pianta quadrangolare allungata in direzione est/ovest. In seguito ha subito distruzioni e rifacimenti...La primitiva costruzione, demolita nel 1405, sorgeva su di una collinetta che ancora oggi è proprietà dell'attuale castello. Lungo il perimetro si trovano quattro guardiole semicircolari.
Al cortile interno si accede attraverso un passaggio con volte a botte. A sinistra la Cappella padronale con tratti di affreschi e rozze decorazioni a stucco. A sud un'ala cinquecentesca ben conservata con i muri in pietra regolare e malta. All'interno l'atrio con la scala, una grande cucina, un salone con soffitto a vela e altre sale. L'ala sud del castello, cinquecentesca, discretamente conservata nelle strutture esterne, in muratura di pietra irregolare mista a malta e, negli interni ove si succedono un vano scala alla genovese, un'ampia cucina, sale con volte a vela e mensole in ardesia, un vasto salone di rappresentanza. L'edificio non riesce attualmente a comunicare il carattere e il fascino che doveva avere nei secoli passati, data la sua suddivisione e relativa differente manutenzione e conservazione, in tre parti distinte: quella a sud (ora adibita ad abitazione), proprietà degli eredi dei Marchesi Scarella (famiglia che ricevette Pornassio in feudo dal doge di Genova nel lontano 1385), la parte ovest ancora di proprietà privata, la parte a nord che invece appartiene alla Provincia di Imperia.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Pornassio, http://www.comunepornassio.info/R714/site/get.asp?v=2684EC&by=104, http://www.visititaly.it/info/991855-castello-di-pornassio-pornassio.aspx

Foto: la prima è presa da http://www.imperiapost.it/wp-content/uploads/2015/08/castello-pornassio.jpg, la seconda è di Alessandro Collet su https://www.panoramio.com/photo/111916004

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